I nostri lettori ci segnalano che su Telegraph il 7 agosto è stato pubblicato un post in cui vengono riportate le teorie di Michael Yeadon, ex vicepresidente Pfizer, secondo il quale il vaccino anti Covid causerebbe infertilità. Parliamo di post e non di articolo in quanto Telegraph – più corretto se riportato come Telegra.ph – non è una testata, bensì un blog open source creato dagli stessi sviluppatori di Telegram. In pratica, chiunque può scrivere su Telegra.ph in forma anonima, e se volete approfondire potete leggere il nostro articolo dedicato.
La fonte riportata sul post di Telegra.ph è LifeSiteNews, sito molto caro all’estrema destra statunitense bannato su molti social media per via delle posizioni omofobe spesso espresse dai suoi articolisti. Il post pubblicato su Telegra.ph è firmato “L’Ancora”, nome che corrisponde a un canale Telegram ad alto contenuto V_V e spesso divulgatore di fondamentalismo cristiano, antivaccinismo, complottismo e inevitabilmente centro nevralgico per QAnon.
Di fatto Michael Yeadon ha sì parlato di correlazione tra vaccini anti Covid e infertilità. Lo ha fatto in occasione dell’incontro Stop The Shot durante il quale ha esposto in maniera molto confusa le tre motivazioni che renderebbero il vaccino anti Covid pericoloso.
Nel primo caso cita la storia del Talidomide per affiancarla al vaccino anti-Covid, e in questo caso non possiamo riassumere la vicenda in poche righe, per cui vi invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato. Nel secondo caso indica la proteina spike come una tossina, e anche in questo caso abbiamo già approfondito. Nel terzo caso, infine, conclude affermando che il vaccino anti Covid porti alla sterilità.
Nel suo discorso, tuttavia, Yeadon non ha il conforto di fonti attendibili e sull’infertilità causata dal vaccino non esiste alcuna evidenza scientifica. Proprio per questo, come riportano i colleghi di Reuters nel loro articolato fact-checking, le sue affermazioni oltre a trovare una ferma opposizione da parte dei colleghi scienziati, hanno sollevato non poche perplessità da parte dei suoi ex collaboratori: all’inizio della pandemia, infatti, Michael Yeadon auspicava che presto si trovasse un vaccino contro il Covid, per poi asserire che la pandemia fosse finita pochi mesi dopo.
Per rimanere sul tema dell’infertilità, Michael Yeadon si basa su uno studio giapponese mal interpretato. L’ex vicepresidente Pfizer ha interpretato il grasso accumulato nelle ovaie dei topi dopo le sperimentazioni del vaccino – uno 0,1% – come la prova che il codice genetico del vaccino fosse finito, appunto, nelle ovaie degli animali rendendoli dunque sterili. Non esiste prova che questi accumuli di grasso contenessero il codice genetico del vaccino.
Dunque Michael Yeadon ha interpretato male uno studio giapponese fondando le sue teorie su fonti inesistenti, nella piena strategia del “se non hai una fonte, sii tu la fonte”. La comunità scientifica si oppone fermamente alla sua disinformazione, non certo “scomoda” come complottisti e no-vax usano definire le bufale da loro stessi create, ma di sicuro pericolosa per l’informazione scientifica. Pericolosa anche perché Yeadon sostiene che il vaccino a mRNA contenga parti di placenta, teoria del tutto infondata e smentita a più riprese.
A dare autorevolezza alle parole di Michael Yeadon è il suo status di ex vicepresidente Pfizer, semplicemente.
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