A volte la propaganda assume i contorni della tragedia. E tragedia è il termine adatto, anzi sarebbe meglio usare farsa. Per capirci dobbiamo pensare al programma Ruwād al-Ghad, ovvero “I Pionieri del Domani”.
Programma per l’infanzia diffuso su Al-Aqsa, emittente affiliata con Hamas dal 2007 al 2009. Potremmo obiettare che molti dei più pugnaci guerriglieri di Hamas potrebbero essere cresciuti coi bizzarri personaggi dei “Pionieri”: versioni dei personaggi Disney, Hanna e Barbera e Toei inclini alla Guerra Santa ed al morire malissimo in diretta per la gioia dei piccoli spettatori.
Per un Occidentale, “I Pionieri del Domani” è un viaggio nel Cringe assoluto. Per un bambino della Striscia, è l’equivalente di quello che per noi erano i Figli della Lupa e i Balilla, se non peggiori.
Il primo dei conduttori è Farfour, aka “Mickey Hamaus”. Una stravagante copia di Mickey Mouse, ovviamente detestato da tutti gli aventi diritto con due fondamentali, inquetanti caratteristiche.
Prendeva mazzate da chiunque per tutta la gestione della serie e usava “terrorista” come insulto sia pur glorificando il terrorismo antisemita.
Nei primi venti minuti della sua esistenza Farfour viene minacciato di essere picchiato dalla piccola co-conduttrice velata, nonché da tutti i presenti, per aver deciso di parlare Inglese (peraltro abbastanza male) anziché usare la lingua Araba che “una volta ha regnato in tutto il mondo”, e bacchettato (prima della minaccia di passare alle vie di fatto) da una bambina che gli spiega che l’Inglese non è la lingua della cultura perché “I Musulmani hanno dato la cultura al mondo”, e nella sua corta gestione del programma le cose vanno anche peggio.
Scoperto copiare i compiti in classe, decide di evitare la punizione dichiarando ai piccoli spettatori che “Israele gli ha bombardato i compiti”, portando la scusa del “Cane che mangia i compiti” ad un livello a dir poco Hitleriano, salvo poi morire malissimo nell’ultima puntata perché un soldato Isrealiano apparso dal nulla, probabilmente attratto dalle scene in cui Farfour agita un Kalashnikov e delle bombe a mano insegnando ai piccoli spettatori come uccidere gli Israeliani, decide di torturarlo a morte mentre la piccola conduttrice lo dichiara martire.
E qui una persona avveduta avrebbe finito le avventure di Mickey Hamaus. Ma qui parliamo di una farsa, e quindi…
Per motivi noti solo alla biologia dei pupazzi per la Jihad, il defunto topo Farfour viene rimpiazzato da Nahoul l’Ape, un uomo infilato in un costume da Ape Maya, che però comunque insiste nell’essere un fuco.
Un fuco, peraltro, cugino di un topo e incline ad impartire bizzarre lezioni di vita, che comprendono il non infastidire gli animali allo zoo ma contemporaneamente attaccare tutti gli Ebrei che incontri e “liberare Al-Aqsa dalle impurità mediante il martirio”.
E ci siamo capiti in che modo.
Il poco brillante Nahoul, ovviamente, muore malissimo alla prima occasione pure lui. Nonostante suo fratello, come vedremo un coniglio (e la biologia si è arresa) lo dichiari un martire, Nahoul muore di infarto perché, dopo un arresto cardiaco durato un mese (ancora una volta abbiamo dei dubbi…) la sua madre umana (inutile continuare) dichiara che con una operazione chirurgica in Egitto potrebbe salvarsi ma gli Ebrei non lo consentono.
Il fratello di Nahoul è un coniglione rosa di nome Assoud. Un coniglione rosa, una via di mezzo tra Bugs Bunny ed un costume di pezza da negozio “tutto a un’euro” calamita di ogni genere di violenza fisica.
In una delle prime apparizioni viene tentato da Satana e spinto a derubare i suoi congiunti, diventando oggetto di un referendum per mozzargli una mano in diretta.
Cosa che gli avrebbe reso difficile il suo hobby, ovvero minacciare di morte ebrei e danesi.
Perché i danesi direte voi? Perché eravamo arrivati alla vignetta di Kurt Westergard, che aveva ritratto Maometto con una bomba nel turbante nel 2005, creando una crisi diplomatica internazionale con diversi paesi arabi, più con Assad il Coniglione.
Coniglione morto nel bombardamento Isrealiano dello studio (non approviamo la violenza, ma avremmo voluto che lo show finisse lì…), mentre cercava di mettere in salvo il surrealista set televisivo.
Venendo sostituito dall’Orsetto Jihad.
Siamo ora ad un clone dell’Orso Yogi, il terrorista più terrorista della media dei terroristi.
Nassour al contrario degli altri personaggi è semplicemente perfetto. Non viene punito, non prende legnate dagli altri personaggi, non rischia la pelle.
Sopravvive al suo stesso attentato esplosivo, dichiarando ai piccoli spettatori di essere un esperto terrorista venuto dall’Iran, poliglotta (parla anche Ebraico) e versato negli attentati.
Paradossalmente, se Farfour il Topo di Hamas era stato allegramente menato in diretta per la sua pessima conoscenza dell’Inglese, Nassour viene lodato per il suo genio poliglotta, che gli consentirà di conoscere il nemico e fare in modo che Gerusalemme diventi un luogo di pellegrinaggio per la vittoria di Hamas, arrivando a litigare con la piccola bambina velata in scena sul concetto di “espulsione”.
Perché se la bambina Saraa vorrebbe espellere gli ebrei, ma lasciarli vivi, Nassour preferisce espellere i loro cadaveri.
Ovviamente parliamo di un personaggio il cui sogno è diventare medico o, altrimenti, martire o, altrimenti, co-conduttrice di uno zoo di pupazzi molesti e inclini alla violenza brutale.
E dai Muppets si arriva a Five Nights at Freddy’s per terroristi.
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