Le solite polemiche per Noa Pothoven, morta a 17 anni in Olanda per eutanasia: alcuni chiarimenti
Sta facendo discutere moltissimo il caso di Noa Potheven, la ragazza di 17 anni morta in Olanda pochi giorni fa dopo aver sfruttato le attuali legge nel Paese sul tema eutanasia. Appena si è diffusa la notizia in Italia, sono scattate immediate le polemiche tra coloro che sono favorevoli e contrari a questa pratica. Sorvolando, come spesso e volentieri avviene in questi casi, su alcuni retroscena che aiutano ad inquadrare meglio la situazione. E di conseguenza a maturare opinioni più legittime.
Capitolo “eutanasia legale”
Una premessa è doverosa. Si dibatte in queste ore sul fatto che l’eutanasia sia legale o meno in Olanda. Da un lato abbiamo fonti autorevoli a sostegno di questa tesi, come Wikipedia ed il Corriere della Sera, secondo cui la svolta normativa a tal proposito si ebbe nel 2002. Da pochi minuti, però, è emersa anche questa dichiarazione, che stiamo analizzando. Di sicuro nel 2018 la richiesta di Noa Potheven era stata rigettata, mentre le fonti più recenti, dopo le perizie del caso, pare abbiano consentito alla ragazza di ricevere l’auspicato “ok”. Dal suo punto di vista, ovviamente.
La vera storia di Noa Potheven
Un trend simile a quello che ha accompagnato il caso francese che abbiamo trattato pochi giorni fa sul nostro sito. Quali sono i dettagli da conoscere in merito alla storia di Noa Potheven? Per quale motivo una ragazza di 17 anni, in Olanda, ha deciso di arrivare a tanto in seguito ad uno stupro? Diverse testate parlano appunto di “uno stupro“, avvenuto quando la diretta interessata aveva appena 11 anni. La realtà dei fatti è che che Noa è stata dapprima molestata due volte, quando aveva rispettivamente 11 e 12 anni, in occasione di due feste di compagni di classe. Poi, a 14 anni, in un sobborgo di Arnhem due uomini l’hanno aggredita e violentata. Insomma, diversi episodi che hanno portato ad anoressia, disturbo da stress post-traumatico, fino ad arrivare ad una profonda anoressia.
La denuncia inascoltata di Noa Pothoven
Grazie ai colleghi di Giornalettismo, possiamo passare poi al secondo punto. In passato, tramite l’autobiografia intitolata “Winnen of leren” (“Vincere o imparare”), Noa Potheven aveva denunciato la grave mancanza nei Paesi Bassi di cliniche che risultassero adatte ad affrontare disturbi di salute mentale come i suoi. Ovviamente con contromisure specifiche per i teenager. Insomma, una decisione maturata negli anni e non istintiva, frutto anche di mancato sostegno.
Ecco perché si possono maturare opinioni differenti sull’eutanasia, ma la corretta lettura della tragica storia di Noa Pothoven richiede tutti gli approfondimenti del caso prima che ci si esponga su una ragazza di 17 anni morta in questo modo in Olanda.
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