Oggi ci è stata fatta una stranissima segnalazione: un post Facebook a sfondo apocalittico, il classico volantino sui “segni dell’Apocalisse” che ti immagineresti da un evangelista porta a porta, ma con una strana serie di commenti.
Perché ma un post sulla biblica “Fine dei Tempi” dovrebbe essere ricolmo di insulti verso Chiara Ferragni e lodi verso una figura misteriosa descritta come “Non otterrò i mi piaci della Ferragni ma sono fiera del mio lavoro“? Escludendo un modo elaborato per insultare la Ferragni equiparandola a figure demoniache come “la meretrice di Babilonia”, la spiegazione più semplice è quella più efficace:
L’admin della pagina ha preso in giro diecimila utenti piazzando una foto fatta con AI e poi cambiando tutto il testo.
In modo assai poco cristiano va detto, il nostro buon Admin ha cavalcato la tendenza social per cui l’Odio trionfa sempre sull’Amore. Ricorderete il caso dell’influencer texano che, dopo aver provato per mesi a rendere virale il personaggio di un uomo buono e umile che con grandi difficoltà trova un nuovo lavoro per crescere con affetto il fratellastro minore rimasto orfano, ha semplicemente deciso che gli “stron*i cattivi” piacciono di più ed è arrivato fino alla stampa italiana con un milione di visual immediate cambiando il suo personaggio in un avido e ricchissimo neosposo pronto a chiedere 400€ agli invitati al suo lussuoso matrimonio accusandoli di essere dei poveracci.
Sostanzialemente anche le pagine “amore e buoni sentimenti” in questo clima di perenne Odio Social non funzionano più. Bisogna dare ad un pubblico di inca**ati perenni un feticcio da odiare con ferocia.
Abbiamo avuto le prime avvisaglie con gli slop del “non sono bello come…”: immagini create con AI di improbabili personaggi umili, che a causa degli attuali limiti delle AI per uso gratuito presentano peraltro evidenti difetti come dita sovrannumerarie, occhi storti e capelli fusi ai vestiti nei quali un umile personaggio si dichiara “Non ricco come Fedez” e “Non bello come la Ferragni”, ottenendo orde di utenti (spesso fomentati da bot e troll) pronti a scatenarsi nei loro dieci minuti di odio contro i VIP per difendere l’onore dell’umile.
Allo scopo di evitare segnalazioni, o semplicemente per cavalcare l’onda diffondendo un messaggio, ora abbiamo pagine che dopo aver buttato il sasso dell’odio, lo nascondono.
Facebook consente di modificare i post, ad esempio in caso di errori o post con notizie con informazioni sopravvenute, ma archiviando le versioni datate e fidandosi sulla buona fede dell’utente.
Buonafede che con un cambio radicale di impostazione viene a mancare: condividi una foto di una “contadina più bella della Ferragni”, ti trovi un volantino apocalittico.
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