Le notizie delle grandi strutture sotto la Piramide di Khefren a Giza sono una fake news

di Bufale.net Team |

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Le notizie delle grandi strutture sotto la Piramide di Khefren a Giza sono una fake news Bufale.net

Le notizie delle grandi strutture sotto la Piramide di Khefren a Giza, citando Mark Twain, sono fortemente esagerate, anzi direttamente una fake news.

Screen delle presunte strutture

Screen delle presunte strutture

Facciamo riferimento ad un video TikTok e un testo dove si riportano presunti studi scientifici che avrebbero trovato delle strutture a forma di pozzi e dei “cassoni quadrati”, evidenziando l’idea di ignote strutture misteriose in grado di rivoluzionare il mondo dell’archeologia.

La teoria si è rivelata del tutto infondata.

Le notizie delle grandi strutture sotto la Piramide di Khefren a Giza sono una fake news

Secondo gli esperti del portale Ancient History X, si tratta di dati facilmente smentibili.

Ipotizziamo che per davvero si sia usata, come nelle teorie diffuse sui social, la tecnologia SAR, ovvero i Radar ad Apertura Sintetica.

Le notizie delle grandi strutture sotto la Piramide di Khefren a Giza sono una fake news

Le notizie delle grandi strutture sotto la Piramide di Khefren a Giza sono una fake news

Secondo la teoria diffusa sui social, le strutture si estenderebbero fino a 648 metri nel sottosuolo, al di fuori della portata del radar.

Il portale che ha riportato per primo tale scoperta, scanpyramids.org è al momento inaccessibile, e intendiamo inaccessibile almeno dal 19 marzo.

Le altezze coinvolte

Le altezze coinvolte

Ancient History X sospetta per rendere il lavoro più difficile ai fact checker.

È dal 1965 che si usano varie metodologie per cercare stanze addizionali nella Piramide di Khefren a Giza, trovando solo solida roccia, dato confermato dal progetto SCIDEP, ancora in corso, che usa Muoni per le indagini.

Conclusione

In sintesi una tecnologia che non dovrebbe poter arrivare a 648 metri nel sottosuolo avrebbe identificato delle strutture evase ad ogni tentativo di indagine dagli anni ’60 ad oggi con tecnologie invece in grado di arrivare a tali profondità, e il portale che dovrebbe rendere possibile l’esame è tutt’ora offline.

Tutto questo porta alla smentita.

Nota: le informazioni analizzate in questo articolo fanno riferimento a contenuti diffusi online e rilanciati da vari canali informativi e social. Eventuali riferimenti a tecnologie sperimentali o a studi preliminari non sottoposti a peer review non intendono screditare il lavoro di ricercatori, ma segnalare come alcune interpretazioni divulgative siano state estrapolate o distorte rispetto al contesto scientifico originale.

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