Le foto ANSA del Serchio: la tragedia del cambiamento climatico passa anche dalle drammatiche testimonianze fotografiche.
Così drammatiche, o forse così dolorose per chi non vuole accettare che il cambiamento climatico esiste, da spingere qualcuno a segnalarci le foto.
Foto indubitabilmente reali, fonte EPA/Fabio Muzzi. Per correttezza vi rimandiamo all’ANSA per il prima e dopo. Che vi anticipiamo è veramente impietoso.
La situazione del Serchio, dinanzi al Ponte del Diavolo, è una brutale rappresentazione del cambiamento climatico.
Basta spostarsi alla stampa locale per vedere gli effetti.
Siamo in piena emergenza regionale, incardinata in una più grande emergenza nazionale che a sua volta raffigura la minaccia globale del cambiamento climatico.
Del quale la tragedia della Marmolada è solo uno degli infiniti atti ai quali dovremo abituarci in futuro. Un futuro sempre peggiore, se non porremmo rimedio nel più breve tempo possibile. Ammesso che la possibilità ancora vi sia.
«Come avevamo previsto, il peggioramento della tendenza ha provocato un aumento dell’indice di severità. Anche nella nostra zona, la situazione è sempre più complessa – spiega Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale –. Un altro fattore che desta preoccupazione è l’andamento anomalo del Serchio. È un campanello d’allarme che deve invitare tutti, enti e cittadini, a ponderare le prossime mosse»
Situazione esorbitante anche rispetto a fattori concorrenti, come una vicina diga.
I fiumi si abbassano, i ghiacciai si sciolgono. Soffre il turismo indubbiamente, dato che il Serchio aveva una enorme attrattiva estiva tra rafting e sport di fiume ovviamente non più possibili.
Ma soffre la popolazione locale, deprivata di parte del bacino idrico. Soffre l’agricoltura, che ha bisogno di acqua per le coltivazioni, ma anche l’allevamento, dato che gli animali devono mangiare e bere. E la produzione idroelettrica, inevitabilmente colpita.
Le contromisure immediate sono qualcosa a cui dovremo tutti abituarci: fontanelle continue sostituite dalle fontanelle a pressione, in grado di essere chiuse a fine utilizzo. Ma anche richiami alla popolazione ad un uso più consapevole della risorsa idrica.
Ma potrebbe non bastare.
Come abbiamo detto in passato, la tragedia del cambiamento climatico non si ferma al Serchio.
E fa da contraltare all’insorgenza di un nuovo negazionismo climatico di risulta. Spesso grottesco, assurdo, non dissimile dalle strampalate fake news delle “fonti russe” tra occulti sabotatori e poteri forti.
Fenomeni come l’innalzarsi del livello degli oceani, la tropicalizzazione del clima, l’acidificazione degli oceani e le siccità incipienti sono tutti collegati.
E destinati a diminuire la qualità della vita umana a livello globale nei prossimi secoli, trascinandosi dietro migrazioni, carestie e instabilità sociali.
Foto di Copertina, EPA/Fabio Muzzi, ogni diritto ad ANSA
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