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Le forze politiche dicono basta alle rimodulazioni Vodafone, TIM e Wind Tre: svolta a marzo

Finalmente compattezza tra le forze politiche nel tentativo di dire basta una volta per tutte alle rimodulazioni Vodafone, TIM e Wind Tre. Gli aumenti, al netto di un trend di mercato che negli ultimi due anni ha visto gli operatori applicare tariffe più basse, sono sempre più frequenti, in relazione alle ormai note modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali. Certo, al pubblico viene sempre concessa la possibilità di recedere senza pagare eventuali penali, ma è chiaro che serva un freno all’autonomia delle compagnie telefoniche.

Siamo reduci da un mese molto intenso sotto questo punto di vista, come avrete notato anche dal nostro ultimo articolo sull’argomento, durante il quale le rimodulazioni Vodafone hanno lasciato strada libera soprattutto a quelle TIM. Inevitabile, comunque, che il trend coinvolga un po’ tutti gli operatori, ad eccezione di Iliad che per ora sta puntando tutto sulla trasparenza comunicativa, mentre Wind Tre pare abbiano un po’ allentato la pressione sotto questo punto di vista. Di sicuro, al dì là di queste distinzioni di politiche commerciali, serviva un segnale forte da parte della politica.

Una conferma importante sotto questo punto di vista ci è arrivata direttamente da Mondomobileweb, che ci ha parlato chiaramente di un disegno di legge proposto dai senatori Mauro Coltorti e Gabriele Lanzi. Se approvato, potremo dire addio una volta per tutte alle rimodulazioni Vodafone, TIM e Wind Tre. In primo luogo, non si potranno “modificare le condizioni giuridiche ed economiche dell’offerta prima che siano trascorsi sei mesi dalla stipula del contratto di fornitura“.

Per quanto concerne la questione prettamente tariffaria, il disegno di legge prevede l’archiviazione delle modifiche unilaterali del contratto, oltre al fatto che ogni campagna pubblicitaria dovrà dare grande rilievo e visibilità a quelli che vengono definiti “costi nascosti”. Insomma, basta brutte sorprese e a quelle che tanti utenti percepiscono come vere e proprie fregature. Stavolta il progetto sembra avere tutti i presupposti per andare in porto. Staremo a vedere cosa avverrà dal punto di vista delle rimodulazioni Vodafone, TIM e Wind Tre.

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