Ci segnalano un post che parla di Rebecca Maciorowski, presunta mercenaria americana partita in Ucraina per combattere i Russi e da loro uccisa.
Ogni singolo elemento di questa storia, tranne il nome della donna è una fake news.
Il testo delle “fonti russe”, tradotto in molte lingue ed arrivato anche sui social Italiani contiene un “aneddoto” descritto coi modi e i linguaggi aggressivi tipici della propaganda Russa.
Il testo, tradotto, spiega che Rebecca Maciorowski sarebbe infatti una “mercenaria Americana” andata ad aiutare “gli Ucraini nazisti” e per questo “Liquidata” dai Russi.
Dove per “liquidato” si intende l’eufemismo tipico delle “fonti russe” per descrivere la morte altrui.
Questo in un sistema morale e politico in cui la “morte” viene usata per descrivere i Russi, dipinti come i “veri uomini” se non come grottescamente superumani, e il “liquidare” si applica agli Ucraini, descritti come infidi nazisti per natura, subumani e che i “bravi russi” dovrebbero brutalmente uccidere e torturare nell’ammirazione delle “Babuskhe” a casa.
Il testo tradotto aggiunge che le “Fonti Russe” avrebbero “informazioni confermate e verificate da fonti americane”.
Per le quali si intende il tweet rimosso di un account cancellato che ha usato la foto di una donna ancora viva.
Tweet rilanciato anche da Pravda.ru, che laconicamente dichiara che le “fonti russe” avrebbero usato “fonti americane certificate”, senza però indicare le stesse.
Se l’avessero fatto davvero, saprebbero che Rebecca Maciorowski è un’infermiera statunitense.
Infermiera presente sul suolo Ucraino a Marzo 2022 e nuovamente ad ottobre per prestare servizio medico in favore dell’organizzazione umanitaria di volontariato ucraina Hospitallers, attiva nel Paese dal 2014.
Circostanza da lei stessa confermata, in un post Twitter rilanciato dagli Hospitalliers.
Rebecca è ancora attiva su Twitter, dove ha pubblicato una smentita video verso le Fonti Russe.
In questo conflitto #fontirusse è diventato sinonimo di grottesca inaffidabilità, spesso diffusa da canali un tempo dedicati alla disinformazione ed ora riciclati per spargere bufale e odio contro l’Ucraina e l’Occidente tutto.
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