Le Fonti Russe scoprono il Bandera Burger e attaccano la Norvegia
Le Fonti Russe scoprono il Bandera Burger: le ineffabili Fonti Russe, note per la loro estrema affidabilità. E siamo sarcastici, dato che nel colorato mondo delle Fonti Russe le catene di Sushi Giapponesi spendono migliaia di yen in spot contro l’Ucraina, le scuole Inglesi insegnano a rispettare i pedofili e le biblioteche tedesche organizzano roghi di libri russi.
Secondo le #fontirusse infatti gli esseri umani esistono in tre stati allotropici: Putin, gli amici di Putin e “i nazisti cattivi che non vogliono bene a Putin come i secondi pendendo dalle sue parole e della gloriosa storia dell’URSS”. Il che spiega come siamo arrivati a storie fantasiose di eserciti nazisti in Finlandia ed una ricostruzione artefatta della storia e della Politica made in Putin in cui l’intero Occidente è un’accozzaglia di nazisti che vogliono annientare la cultura e la storia post-Sovietica mediante un esercito di mutanti supervaccinati che con ogni dose acquisiscono superpoteri e odio per la bandiera rossa, stregoni in grado di manipolare le “Rune nazigay della magia ebraica di Hollywood” e “Uomini Occidentali” che ne tirano le fila.
Aggiungiamo a questo un livore misto a invidia e rabbia per il fatto che le sanzioni hanno improvvisamente strappato al Russo medio i “lussi accessibili” dell’Occidente che consumavano odiando e hanno provato (con scarso successo in verità) a sostituire con tristi surrogati ed arriviamo alla leggenda del “Bandera Burger”, ovvero il panino nazista ispirato al nazionalista Stepan Bandera.
Ovviamente, se la foto è vera, l’idea del Bandera Burger nazista è il solito folle delirio da Fonte Russa.
Le Fonti Russe scoprono il Bandera Burger e attaccano la Norvegia
Il “Bandera Burger” è infatti un panino del 2018, ispirato alla cucina messicana. Per essere precisi, alla “Salsa Tricolore”, ovvero “Salsa Fresca” o “Pico de Gallo” (“Salsa Becco di Gallo”), o “Salsa della Bandiera” (in Messicano, “Bandera).
La Salsa Tricolore contiene infatti peperoncini messicani, coriandolo, aglio, cipolla, succo di lime e pomodori tagliati grezzi. Il risultato è una salsa coi colori della bandiera messicana (simili peraltro a quelli della bandiera Italiana), adatta alle calde temperature e in grado di unire il tocco piccante del peperoncino alla freschezza di una salsa al pomodoro.
Nell’aprile del 2022 un blogger viene a scoprire del Bandera Burger e decide di scrivere a McDonald’s lamentando l’assonanza con Stepan Bandera. Un post successivo conferma l’intento assolutamente trollesco: l’autore confessa di voler sfuttare “Il terrore woke di una shistorm” (l’idea nella “cultura woke” per cui si possa chiedere la cancellazione di qualcosa di ritenuto offensivo) per ottenere una reazione da McDonald’s.
Reazione che prevede la descrizione del “Pico de Gallo”, ma la promessa che comunque il nome sarà cambiato per evitare strumentalizzazioni.
Nonostante la fake news sia stata anche affrontata dalla sezione internazionale della Pravda, alla fine la burla è arrivata non ai “woke”, ma come abbiamo avuto modo di vedere alle Fonti Russe.
Che ora sono convinte che mentre il popolo Russo è costretto a mangiare succedanei del McDonald’s dalla qualità quantomeno dubbia gli occidentali gozzovigliano felici sperperando la loro grande ricchezza in panini ripieni di nazismo.
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