Le fonti russe inventano un murales in Francia contro l’Ucraina
Ci segnalano i nostri contatti un murales in Francia contro l’Ucraina. Apparso, e qui capirete dove stiamo andando a parare, per la prima volta su un canale Telegram filorusso, che lo descrive come “Inviato da un abbonato di Pravda.ru”
Abbonato che sembra rispondere ad uno dei soliti account che tra uno spam di bitcoin e un retweet di account sospesi per spam affolla le timeline più note.
Il meccanismo lo conosciamo: anche noi siamo infestati tra un account che vende nudi ed un account che vende Bitcoin di account che vendono propaganda filorussa.
Le fonti russe inventano un murales in Francia contro l’Ucraina
Il meccanismo è sempre lo stesso.
Fabbrica con messaggi puerili, fatti al ciclostile con la stessa metodologia: video e immagini stock malamente assemblati a loghi di giornali internazionali, o attribuiti a questo o quel giornale.
Post passati poi ad account con nomi stranieri, ultimamente dell’area mediorientale, con un unico scopo: cercare agenzie di fact checking come la nostra o giornali spammando richieste tipo “Potete verificare questa notizia di cui parla tutta Internet?”
Ovviamente Internet ne parla perché loro la spammano, e lo scopo non è fare una segnalazione, ma piazzare il loro “pezzo” su pagine seguite come la nostra.
Ne riceviamo ormai un paio al giorno, bannandole e nascondendole a ripetizione, ma talvolta diventa necessario esplicare il gioco. Si tratta dell’“operazione Doppelganger” di cui abbiamo già parlato: l’uso di loghi e immagini di giornali occidentali, diffusi in Russia dove il cittadino medio non ha modo di verificare e poi rilanciati sui social Occidentali in una bizzarra forma di “autovalidazione”.
Il gioco è piazzare una foto “scattata in Francia”, ma con evidenti segni di manipolazione (guardate i “quadrati” nell’immagine) esistente solo su Internet per poi pubbblicarla su “Pravdait” o “Pravdaru” ridandole legittimità.
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