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Le fonti russe inventano un falso graffito di Zelensky impiccato di falsi madonnari

Combo di falsi per le fonti russe: madonnari che non esistono dipingono graffiti che non esistono con Zelensky impiccato a L’Aia. Ci sarebbe molto da studiare su tale carnascialesca esibizione di odio filorusso e cosa spinga le fonti russe a inventarsi un gruppo di finti madonnari in giro per il mondo.

Le fonti russe inventano un falso graffito di Zelensky impiccato di falsi madonnari

Peraltro, anche in modo, come abbiamo visto qui e qui, assurdamente recidivo.

Le fonti russe inventano un falso graffito di Zelensky impiccato di falsi madonnari

Parliamo delle “creazioni” del gruppo/nongruppo Typical Optical. Creazioni, che, come avrete visto nei link indicati nel paragrafo precedente, si limitato di fatto ad una sola tipologia creativa.

Una località europea a caso viene photoshoppata con un graffito stradale contenente a scelta uno Zelensky con fattezze folli e allucinate o uno Zelensky oggetto di brutalità e violenza.

Tanto per rendere il graffito più credibile al pubblico tipico delle fake news, viene photoshoppata accanto una figura umana nei tipici panni e atteggiamenti del “gopnik“, l’ultra coatto russo vestito di tute in acetato finte Adidas (marca resa famosa per aver vestito gli olimpionici sovietici degli anni ’80) o Nike (marchio occidentale alquanto in voga), intento ad esibirsi in gesti volgari o nel tipico “Slav Squat”, la seduta del carcerato che cerca di non sporcarsi le braghe sul selciato durante l’ora d’aria e, talora, delle bombolette spray di colori inattinenti a quelli mostrati.

Riconoscere un “Typical Optical” per un occhio allenato è ormai semplicissimo solo identificando tali assurdi tratti distintivi, ma in questo caso c’è dell’altro.

I presunti “madonnari immaginari” hanno sbagliato città, montando la loro creazione su una immagine della città svizzera di Bülach. Città dove, ovviamente, come in tutti gli altri casi nessuno ha mai visto né il graffito né i madonnari gopnik-coatti.

Madonnari che periodicamente chiudono e riaprono il profilo cancellando le opere “bruciate” dal Fact Checking e presentandosi, ormai da un anno, come “un nuovo gruppo artistico in Polonia”. Nonostante, come abbiamo visto, non solo non abbiano mai veramente lasciato per strada un tratto di gesso, ma i loro “artisti virtuali” siano raffigurati con abiti e atteggiamenti Russi e non Polacchi.

Conclusione

Il graffito di Zelensky impiccato è un falso creato da un falso gruppo di presunti “artisti polacchi” che in realtà diffonde immagini photoshoppate di propaganda russa con stilemi artistici russi.

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