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Le fonti russe inventano un articolo sul razzismo ucraino (e non è il peggio)

Le fonti russe inventano un articolo sul razzismo ucraino (qui): e questa non è la cosa peggiore che leggerete al riguardo. Siamo abituati alla tecnica tipica delle fonti russe dell’inventarsi interi articoli di giornale, come la falsa “asta di arte russa da bruciare” di Euronews.

Le fonti russe inventano un articolo sul razzismo ucraino (e non è il peggio)

Il meccanismo è sempre lo stesso: sotto la censura del Cremlino il “vatnik” (iperpatriottico sottoproletario invasato da Putin) è fisicamente incapace di controllare, dato che non ha accesso ai media occidentali ma solo agli ipercontrollati media russi che gli sparano le fake news in prima serata spergiurando sulla loro veridicità (vedasi falsi video di carri armati).

Il vatnik nostrano, ex novax, ex nospid, ex negazionista climatico ora folgorato sulla via di Damasco del Putinismo più brutale invece crederebbe a qualsiasi sciocchezza partorita dalle “fonti russe” condividendola con lo zelo patriottico di una moderna “Rosa di Tokyo”.

Le fonti russe inventano un articolo sul razzismo ucraino (e non è il peggio)

Torniamo sempre al “disco rotto” delle Fonti Russe. Un ricco filone basato sulla Ucrainofobia più becera mascherata da lotta alla “russofobia”. L’ucraino è cattivo, l’Ucraino è nazista per natura, violento e xenofobo, e viaggia per l’Europa allo scopo di portare gli ideali del nazismo rendendo l’Occidente tutto un popolo di nazisti dediti al “genocidio dei poveri vatnik”.

E del tutto inventato.

La cosa più atroce è che Reuters ha localizzato l’articolo vandalizzato dalle “fonti russe” con l’introduzione di un nuovo giornalista (per ostacolare le attività di ricerca della fonte più basilari) e un titolo Ucrainofobo.

Un articolo che invece parla delle violenze sulle donne Ucraine, poste a rischio di violenza in patria e a rischio di cadere preda della tratta delle bianche in Occidente.

Sostanzialmente le “fonti russe” si sono appropriate di un articolo che ricorda i rischi che una rifiugiata di guerra soffre per trasformarlo in una bizzarra accusa che pone quelle donne nel mirino dei bercianti e rissosi “vatnik ex guerrieri” da tastiera.

E questo potremmo definirlo uno dei punti più bassi della propaganda filorussa: se non fossimo certi che le fonti russe possono ancora scavare più in basso.

Conclusione

Le fonti russe inventano un articolo sul razzismo ucraino, e lo fanno modificando il titolo di un articolo che parla dei rischi e delle sofferenze delle rifugiate ucraine.

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