Sappiamo che il titolo dell’articolo è lungo, ma abbiamo dovuto citarlo tutto per valutare il livello di fake news evidente nel testo.
“Le donne vaccinate da COVID stanno mostrando effetti collaterali tipici del cancro al seno” è quel messaggino virale che non sapevamo se classificare come bufala, allarmismo o disinformazione, ma alla fine abbiamo deciso per un livello di mistificazione della realtà, desiderio di facile allarmismo e malcelata infodemia che fomenta allarmismo.
Se la bufala è un’assoluta e piena mistificazione della realtà e la disinformazione un caso di realtà piegata e alterata, dire che “le donne vaccinate da COVID stanno mostrando effetti collaterali tipici del cancro al seno” supera quel limite per mistificare completamente il dato di fatto, diventando così allarmismo.
Sia colposamente (traducendo le linee guida citate ma non rispettate) che dolosamente (ovvero se si voglia creare disistima nei vaccini) quel predicato è stato artefatto per suscitare immotivati timori.
Partiamo dal messaggio citato
Apparso su Facebook, Twitter, i soliti onnipresenti gruppi Telegram istoriati a bandiere americane e improbabili Patrioti… il solito.
Problema: non è quello che ha detto Intermountain Healthcare.
Un portale di medicina che ha fatto un piccolo errore: cercare di spiegare al popolo della Rete come funziona il sistema immunitario.
Citando questa frase
“After vaccination, swollen lymph nodes can be a good thing. It’s a sign that the body is building the immunity it needs to fight the virus. But usually, when I see swollen lymph nodes on a mammogram, it’s an indication of something much worse, like metastatic breast cancer, lymphoma, or leukemia. The only way to tell if it’s a reaction to the vaccine or something more serious is by doing additional testing.”
Traducibile con
“Dopo i vaccini, i linfonodi gonfi sono un buon segno. Un segnale che il corpo sta costruendo l’immunità di cui abbisogna per combattere il virus. Ma di solito, quando vedo linfonodi gonfi in una mammografia, temo il peggio. Come metastasi al seno, linfomi o leucemie. L’unico modo per capire se è una reazione al vaccino o qualcosa di serio è fare altri test.”
Quindi sappiamo che in condizioni ordinarie, come saprebbe chiunque abbia fatto una mammografia, viene chiesto alla donna di fornire un’anamesi completa.
Se ha malattie in corso, se è stata vaccinata per qualsiasi cosa… e comunque, riscontrata la presenza di una certa attività nei linfonodi vengono ordinati dei test ulteriori per una forma di diagnosi differenziale.
Non sempre infatti i linfonodi gonfi indicano un cancro in corso per fortuna: sono un indicatore concorrente con altri test, che vanno comunque fatti.
Come potrete ascoltare di persona nel video del dottor Brett Parkinson, autore delle guida, è fatto notorio che le vaccinazioni causano un temporaneo e benefico aumento dell’attività del sistema immunitario. Cosa che può tradursi in linfonodi gonfi.
In tempi normali, diciamo.
Ma, ricorda il medico che ha scritto quell’articolo preso d’assalto dagli antivaccinisti non viviamo in tempi normali, e sia pur evitando il grave errore di saltare i test salvavita a causa della pandemia, il Distanziamento Sociale impone forme di contingentamento e razionalizzazione.
Per questo il Dottor Brett Parkinson ha deciso di redigere una serie di linee guida per ridurre gli allarmi ed il bisogno di visite ripetute.
Non esistono “effetti collaterali del cancro al seno”. È una malattia: hai i sintomi di una malattia e non li hai.
Tra i sintomi del cancro al seno c’è una attivazione anormale del sistema immunitario.
Cosa naturale: il corpo riconosce che il cancro non è una cosa naturale e cerca (purtroppo, spesso avendo bisogno di un aiuto esterno…) di sbarazzarsene.
Esattamente come il corpo riconosce in un virus qualcosa di non naturale, o dopo un vaccino comincia a reagire per essere pronto ad incontrare la futura “vera minaccia” del Virus.
L’ingrossamento dei linfonodi è dovuto nella stragrande maggioranza dei casi a cause del tutto benigne. Tra coloro che si rivolgono al medico di famiglia per un ingrossamento dei linfonodi si calcola che due terzi abbiano banali infezioni delle vie aeree superiori (raffreddori e mal di gola) e soltanto una quota inferiore all’1% abbia un tumore.
I linfonodi possono tuttavia essere importanti nella diagnosi di cancro perché il loro ingrossamento può, seppur di rado, essere il primo segno di esordio della malattia oppure il segno che essa si sta diffondendo. In un primo tempo, l’aumento di volume dei linfonodi rispecchia solo la risposta infiammatoria dell’organismo nei confronti delle cellule neoplastiche, che riconosce come potenzialmente pericolose.
Il vaccino è senz’altro una di quelle cause benigne.
Per questo, per evitare falsi positivi, sarebbe meglio non far coincidere mammografie e vaccini.
Ma, ripetiamo, tra le cose che ci ha tolto la Pandemia c’è la possibilità di decidere del nostro tempo.
I vaccini arrivano a ondate, e quando ci sono, vanno fatti, senza poter pianificare.
Aggiungiamo il fatto che ogni tentativo di pianificare va in infodemia…
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