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Le Brigate di Cittadinanza: perché il linguaggio è importante

Grande scandalo ha causato l’uscita di Beppe Grillo sulle Brigate di Cittadinanza alla manifestazione del Movimento 5 Stelle.

“Siete i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza. Mascheratevi con il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti: mettete a posto marciapiedi, aiuole e tombini. Fate il lavoro e scappate”

Le Brigate di Cittadinanza: perché il linguaggio è importante

Ha detto il Padre Nobile del Movimento 5 Stelle, suscitando immediatamente reazioni dalla maggioranza e da parte dell’opposizione.

Va detto che no, Beppe Grillo ovviamente non intendeva l’insurrezione violenta ma fare lavoretti in incognito. Ma va detto che le parole sono importanti come i concetti che esprimono.

Le Brigate di Cittadinanza: perché il linguaggio è importante

Prendete le polemiche sui vari casi di monumenti e quadri colpiti da zuppe e colle. Il messaggio è importante, l’intento non è il vandalismo, ma la sola possibilità del danno basta a cancellare il bene del messaggio stesso.

Si passa da proporre idee per l’ambiente a “prendersela col patrimonio artistico di intere nazioni”. Si passa quindi dall’essere ascoltati e dall’ottenere attenzione all’essere criticati e accusati di spregiudicata attitudine a fare i “Maestrini” perché il significato e il significante diventano la stessa cosa. Così Beppe Grillo è stato costretto a precisare

“Per favore fermatevi, era una boutade.
Ma è possibile che prendete tutto sul serio. Anche i giornali hanno esagerato un po’. Fermatevi perché mi sono arrivate delle notizie drammatiche, veramente», ironizza Grillo. «È stato avvistato un pensionato di 74 anni, un idraulico che stava aggiustando sei tombini di notte con un passamontagna. Fermatevi. Un albanese di 64 anni con cazzuola ha messo a posto otto marciapiedi durante la notte con il passamontagna. Non si può andare avanti così. Fermatevi”

Il riferimento è al caso di maggio in cui un pensionato è stato multato per aver aver sistemato un tombino “in proprio”, senza quindi passare dai canali ufficiali. Sulla vicenda è inutile tornare, sarebbe aggiungere fuoco al fuoco. Essere volenterosi è una buona cosa, se però ogni volta si passasse dal “giovane marmottismo” del “Faccio tutto da me”, alla fine sarebbe l’arbitrio.

Riferimento che torna in un post del suo blog del 2022, dove il concetto di Brigate di Cittadinanza viene esplicitato in

“cittadini volenterosi che vogliano offrire il loro operato “illegalmente” per aiutare la comunità in cui vivono, con lavori e opere di bene nel proprio quartiere o nel proprio paese, perché servire la comunità è un dovere ma anche e soprattutto un diritto di ognuno

La moderazione in ogni cosa ci vuole, l’aurea via di mezzo. Soprattutto in politica, materia che riguarda non più la vita del singolo, ma di tutti.

Le conseguenze

In ovvia difesa del padre nobile si schiera l’attuale Leader dei 5 Stelle, con un lungo post Twitter che parla del “fascino del paradosso” e bacchetta la “falsa opposizione” di chi, anche tra l’opposizione, ha criticato le parole di Grillo

“Una frase estrapolata dal suo contesto e criminalizzata perché, accarezzando il gusto del paradosso, incitava i presenti a indossare il ‘passamontagna’ per compiere non già azioni violente, bensì pacifiche e utili per la propria comunità. E così un omaggio al lavoro socialmente utile di tanti cittadini attivi, che si prendono cura in prima persona del proprio quartiere, del verde pubblico che hanno sotto casa, delle strade che attraversano ogni giorno – sostituendosi troppo spesso ad uno Stato troppo assente – ha originato un ridicolo coro di indignazione. Ovviamente in questo coro si distinguono anche gli esponenti della falsa opposizione”

L’intero arco di maggioranza di sicuro non aveva alcun interesse a lasciar perdere un goal a porta vuota e si schiera compatto sulla condanna

“Gravi, sconcertanti e inaccettabili le parole di Beppe Grillo alla piazza di Movimento 5 Stelle e Pd. Parlare di brigate di cittadinanza e passamontagna per invitare i cittadini a reagire evoca pagine drammatiche della storia del nostro Paese. Ci chiediamo se anche Elly Schlein sia pronta a indossare il passamontagna per reagire contro il governo di centrodestra sotto il simbolo delle brigate. La Lega conferma il proprio impegno per creare lavoro dignitoso: i cittadini si aspettano risposte, non polemiche o inviti pericolosi”, si legge in una nota del partito di Matteo Salvini.

“Le parole di Grillo sono gravissime, richiamano tempi bui. Con l’invocazione del passamontagna, tanto più in una manifestazione che fa leva sui problemi del lavoro, questa opposizione con M5S capofila e Pd accodato perde ogni credibilità”, dice la deputata di Fratelli d’Italia e vice presidente della Vigilanza Rai Augusta Montaruli.

Il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi commenta: “Chi fa lavoretti per il bene comune e pulisce giardinetti non ha bisogno di passamontagna: l’evocazione di Grillo al suo uso è un incitamento alla violenza, ultimo rifugio degli incapaci e degli imbecilli”.

Riporta RAI.

Ma c’è dell’altro: le parole di Grillo sono ulteriormente collegate alla presenza sul palco di voci contrarie all’intervento EU e NATO in Ucraina, che mettono nei guai non solo il movimento, ma Elly Schlein stessa, leader del PD che per contiguità spaziale, ovvero per essersi presentata alla manifestazione rischia ora di essere sanzionata dalla fronda interna al suo stesso partito ed all’opposizione tutta, con erosione dei consensi.

A volte basta far cadere una pietra per causare una valanga.

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