Le bambole voodoo con la faccia di Putin in Giappone stanno facendo il giro del mondo. Ma non è voodoo, bensì un rito simile, il wara ningyo.
Nella battaglia del misticismo che contrappone, a dire delle ormai celeberrime “fonti russe” gli stregoni Ucraini con la loro magia nazi-ebraica Hollywoodian-satanista e gli sciamani Russi, con la loro magia tradizionale a base di animali decapitati e riti per invocare la potenza di “Madre Russia” per mezzo di sciamani altamente qualificati arrivano Shintoismo e Omnyodo, coi cultori dell’Occulto Orientale.
La segnalazione viene riportata da Rai News, che ci mostra video in cui in diversi tempi bamboline Voodoo (vedremo che il concetto è sovrapponibile solo in parte, non del tutto) sono apparse nei templi con attaccato il faccione sorridente di Putin e una infinità di chiodi e spilli.
Video confermati da JapanToday come reali.
L’unica cosa da correggere è che si tratta di un rito legato al misticismo orientale: il Wara Ningyo. Per “evoluzione parallela e concorrente” tematicamente simile al voodoo ma non ad esso legato.
Il rituale di Wara Ningyo (tradotto letteralmente “la bambola malvagia/maledetta”) è un antichissimo rituale di “magia di similarità”, esattamente la stessa logica alla base del Voodoo e altre forme magiche di tutto il mondo.
Nella magia di similarità non potendo esorcizzare il male per via diretta, o colpire i propri nemici, si invoca il potere magico perché esso colpisca un “feticcio”, una riproduzione del male da esorcizzare o del nemico da distruggere, che raccolga il potere magico e lo rifletta sull’oggetto reale.
La storia del Giappone è piena di figure leggendare, gli Onmyoji, figure a metà tra lo stregone di corte e il nostro occidentale Dottor Strange, Supremo Difensore delle Forze Magiche del mondo, confluite nello Shintoismo e in grado di comandare senza fallo gli spiriti magici della natura per accorrere in difesa del Bene e alla distruzione del Male.
“Male” che può essere una persona che disturba l’ordine cosmico, un male fisico che si trasla in una bambolina di paglia, o in questo caso il Presidente Russo Vladimir Putin.
Le Wara Ningyo vanno assemblate in modi particolari e usati in modi particolari: l’uso “canonico” delle Wara Nigyo prevede un rito chiamato “La visita dell’Ora del Bue” (Ushi no toki mairi).
Parliamo di un rito millenario: le Wara Ningyo esistono dal 1100 circa, ma dal 1600 il rito dell’Ora del Bue è stato codificato nella forma attuale.
Forma che presto potremo vedere su Netflix nell’edizione televisiva de “Il Libro di Soichi”, storia dello scrittore horror Junji Itou a sfondo umoristico in cui un giovane decisamente irritabile e dal pessimo carattere, Soichi, si diletta a scagliare maledizioni per futili motivi verso amici e parenti.
Una figura illuminata dalla luce di candele e un abito candido, solitamente uno sciamano, una donna ferita in amore o la vittima di un grave torto, aspetta le ore piccole e, tra l’una e le tre di notte, cammina in un bosco (meglio sarebbe se un bosco benedetto, come quello dei templi shintoisti) e inchioda con forza una Wara Ningyo riportante i dati o il volto della persona odiata o del male che vuole combattere, prendendosi cura di proiettare i propri sentimenti di odio e disgusto verso quel male con ogni colpo.
Secondo la “magia di similarità” ogni colpo sarà avvertito dall’oggetto di odio mediato, e ogni augurio di male lo raggiungerà implacabile.
Siamo quindi al punto focale della notizia: in sette templi della città di Masudo, periferia di Tokyo, sono apparse le Wara Ningyo di Vladimir Putin, personaggio che secondo Japan Today godeva già di popolarità incerta nel Sol Levante ma che dopo il conflitto in Ucraina ha visto questa popolarità sfumare fino a sfociare nel rito Sciamanico.
Le reazioni raccolte sono di tutto lo spettro possibile. C’è chi si dichiara scettico della possibilità di colpire il presidente Russo con una bambolina magico-sciamanica. C’è chi trova la fattura delle bamboline stesse davvero molto graziosa, aprendo possibilmente ad un collezionismo mistico.
E c’è chi condanna tale gesto, anche se non per la maledizione scagliata su Putin ma per i danni che i chiodi possono aver provocato agli alberi dei templi.
Gli aspiranti Sciamani ovviamente non corrono rischi dal punto di vista penale per le bamboline in sé: il reato di “Wara Ningyo doloso” non è contemplato nel Codice Penale Giapponese.
Ma i reati di vandalismo e violazione di domicilio sì, e i sacerdoti dei templi colpiti hanno invitato gli aspiranti sciamani a smettere di danneggiare i loro alberi e infiltrarsi di notte nei loro templi.
Anche perché tra stregoni NaziEbraico-Ucraini e Sciamani Giapponesi siamo ad una Strega Amelia dal ricomporre l’Asse della Magia.
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