Ci è pervenuta in redazione una foto di antiche piramidi russe, descritte con toni enfatici come le più antiche del mondo. In realtà ci imbattiamo in una fake news molto antica, diffusa anche su diversi portali, che riunisce in sé misticismo e quella rilettura creativa che ha portato negli anni la Russia a “impossessarsi” di diversi elementi della cultura occidentale.
Il post in esame è questo
Del quale il paragrafo riportato a esemplificazione è solo un estratto: nelle fonti citate potrete riscontrare anche la storia di una perigliosa scoperta da parte di archeologi russi che in una rischiosa spedizione hanno scoperto antiche piramidi “più antiche di quelle egizie” lasciate in dono dall’antica civiltà degli Iperborei.
Dovremo però partire dall’inizio della storia per capire come si è arrivati a tale fake.
Il riferimento è alla teoria mistica del filosofo settecentesco Jean Sylvain Bailly, convinto di aver identificato la paradisiaca “Iperborea” descritta da storici e filosofi Greci, una sorta di Paradiso Terrestre parzialmente sovrapponibile alla Valinor di Tolkien e all’Atlantide del mito, con la vera Atlantide sita in Siberia.
Secondo tale teoria, peraltro ripresa dalla mistica nazista tra i vari elementi adottati e poi scartati fino alla costruzione della mitologia dell’Ariano, la mitologica Atlantide si trovava in realtà in Siberia quando la Terra appena formata era ancora incandescente e fatta di lava, mentre il ghiaccio siberiano avrebbe abbassato le temperature rendendole ideali.
Del resto eravamo nel 1700, possiamo scusare delle competenze climatiche decisamente subottimali ad un filosofo.
Secondo questa teoria gli Iperborei si identificherebbero sia negli Atlantidi che negli Ariani, e avrebbero creato una “superciviltà” che ha poi civilizzato il mondo conosciuto rendendo ogni gloria e meraviglia del mondo una pallida imitazione delle gloriose creazioni siberiane.
Un po’ secondo il treno di pensiero per cui generazioni di ragazzini Russi non hanno mai conosciuto il Nintendo NES, ma la sua copia made in Russia “Dendy” ed esiste un ricco filone di imitazioni di beni occidentali, dai “Rebra” fino agli ZX Spectrum “Made in Leningrad”.
La storia settecentesca è apparsa inizialmente nel 2019, in diverse lingue oltre l’Italiano, come evidenziato dai colleghi di AFP Fact Checking.
La nuova veste grafica prevede l’introduzione di una ulteriore mistificazione: le foto usate per descrivere le presunte “antiche piramidi russe” sono infatti due picchi di formazione vulcanica sul punto panoramico di Klakkur, alle Isole Faroe, vicino alla città di Klaksvík.
Persino la foto usata proviene dal portale del fotografo Peter Lam, che l’ha scattata per illustrare un suo viaggio da Halsur a Klakkur, sempre in Danimarca.
Ovviamente le montagne di Hafjall e Halgafelli sono montagne e non piramidi.
Sono montagne di formazione vulcanica, che devono la loro particolare struttura somigliante a una piramide o una Ziggurat allo stratificarsi della lava, all’erosione naturale con la possibilità (disputata) di un lieve intervento antropico.
Anche della perigliosa missione di scoperta non vi è traccia se non nelle condivisioni delle “Antiche Piramidi”
Non stiamo parlando dunque di Piramidi.
Ma nel 2014 il portale “Above Top Secret” ha pubblicato le foto delle due montagne ipotizzando che in realtà fossero “antiche Piramidi”. Nei commenti qualcuno fece notare che in realtà le piramidi e le Ziggurat hanno la forma di dune e montagne perché alla fine l’essere umano cerca sempre forme geometriche, stabili ed atte ad essere riprodotte con gli strumenti a sua disposizione.
Ma le idee sono come virus e mutano: nelle versioni successive della “moderna mitologia” le montagne divennero “Antiche Piramidi degli Iperborei in Danimarca”, per poi essere spostate in Russia.
Per poi tornare in Russia, nutrendo il ricco filone complottista della c.d. “Russofobia”, la teoria secondo cui i Poteri Forti e l’Occidente si prefigerebbero di voler cancellare la storia, la cultura e la letteratura russa impossessandosi dei loro traguardi e successi per puro odio e disprezzo, rinnegando gli enormi contributi (come in questo caso, solo mitici) della Russia alla civiltà occidentale.
Secondo il sito del Guinness dei primati, la piramide più antica del mondo è quella di Djoser, a Saqqara, in Egitto. Si ritiene sia stata costruita circa 4.700 anni fa.
I colleghi di Facta riportano il parere del professor Aidan Dodson, egittologo dell’Università di Bristol, che ha confermato come «la piramide di Djoser è sicuramente la più antica conosciuta al mondo».
Mettiamo in chiaro subito che nessuno ci paga questa recensione. L'accordo come sempre é che ci mandano un prodotto che…
Non ultima una menzione televisiva di tale leggenda, ci è stata segnalata l'arcinota falsa credenza per cui il sale assorbe…
Ci sono conferme sui problemi PayPal di oggi 21 novembre, visto che abbiamo constatato anche noi una sorta di down…
Ci segnalano i nostri contatti un post Facebook che mostra "tre atlete dal bel sedere", chiedendo se sia normale guardarle…
Ci segnalano i nostri contatti una curiosa telefonata: una voce registrata che presenta la piattaforma di trading online della famiglia…
La Coca Cola è un efficace mezzo per rimuovere la ruggine: questa una delle credenze più diffuse. Corollario, è sicuramente…