Laurel Hubbard subisce lesione ai testicoli prima delle Olimpiadi, ma è una fake news
Laurel Hubbard subisce lesione ai testicoli prima delle Olimpiadi è una di quelle fake news costruite intorno al tema della transessualità, che in questi giorni sta facendo parlare in Italia e non solo anche per motivi sociali e politici.
Si parla di una sollevatrice di pesi neozelandese, che avendo completato il suo processo di transizione (cosa importante) è stata la prima atleta transgender da uomo a donna a partecipare alle Olimpiadi.
Cosa che comporta, ovviamente, la nascita di fake news, come quella di “Laurel Hubbard subisce lesione ai testicoli prima delle Olimpiadi”.
Fake diffusa in quanto morbosamente divertente, ed in quanto nelle ipotesi dei condivisori utile a dimostrare le loro teorie sulla transessualità. In più, una forma perversa di bufala del giustiziere, nella quale si trae piacere nel vedere una persona sgradita punita dal destino.
Laurel Hubbard subisce lesione ai testicoli prima delle Olimpiadi, ma è una fake news
Lancia l’allarme AFP, che evidenzia occorrenze della bufala su Facebook (qui, qui e qui) e Twitter (qui e qui).
Nonostante molti dei condivisori giurino che “non si tratta di una bufala”, foto e articoli vengono da un sito satirico, l’equivalente americano del nostro Lercio.
Si tratta infatti di una vera e propria fake news.
Come conferma USA Today, nel corso di un’intervista Hubbard ha avuto modo di dichiarare di aver aderito alle linee guida per la partecipazione del 2003. Linee guida che comprendono aver completato la riassegnazione chirurgica del sesso e terapia ormonale per almeno due anni.
Le regole sono cambiate nel 2015, e da allora è tecnicamente possibile competere senza la rimozione delle gonadi: ma possiamo ragionevolmente escludere che una gonadectomia possa essere invertita, e dal 2012 non c’è fondamentalmente niente che possa essere lesionato come descritto dalla pagina bufala.
Laurel Hubbard quindi competerà ai giochi olimpici in Agosto, con un livello di ormoni ritenuto idoneo dal CIO per non determinare alcun indebito vantaggio sulle altre partecipanti e al termine del processo di transizione, anche chirurgica.
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