Il tanto atteso “audio choc” su Emanuela Orlandi di cui abbiamo parlato in un articolo precedente è stato pubblicato. L’autore della registrazione è Alessandro Ambrosini, fondatore del blog Notte Criminale che il 4 dicembre ha inviato in anteprima il materiale inedito alla redazione de Il Giornale.
Il Giornale aveva riportato che l’audio conteneva dichiarazioni di un ex socio di Enrico De Pedis, detto “Renatino” nonché ex boss della banda della Magliana. L’anonimo avrebbe riferito una verità sconcertante che legava il Vaticano al caso di Emanuela Orlandi. Da quell’annuncio sono trascorsi giorni di attesa, fino alla pubblicazione sul canale YouTube di Notte Criminale.
Brevemente, riepiloghiamo le premesse pubblicate da Il Giornale prima che l’audio venisse pubblicato. La registrazione risale al 2009, anno in cui il giornalista Alessandro Ambrosini ha incontrato colui che viene indicato come ex sodale di Enrico De Pedis.
L’incontro avvenne l’anno successivo alle dichiarazioni di Sabrina Minardi, ex compagna di “Renatino”, la quale attribuiva al boss della Magliana un ruolo nella scomparsa di Emanuela Orlandi. L’anonimo interlocutore di Ambrosini, quindi, fece delle precisazioni sulle dichiarazioni della Minardi e puntò il dito contro una personalità del Vaticano.
Il Riformista spiega che i nastri registrati nel 2009 da Ambrosini farebbero parte di una “lunga intervista”, termine che anche Il Giornale è d’accordo nel definire azzardato, in quanto lo stesso autore di Notte Criminale dice che il colloquio con l’ex sodale di De Pedis fu registrato “a sua insaputa”.
In totale Ambrosini riuscì a immortalare su nastro quattro ore di conversazione. Nel video introduttivo, Ambrosini dialoga con un uomo fuori campo che gli riporta i dubbi dell’opinione pubblica, specialmente: perché far uscire questo materiale nel 2022? C’entra la serie Netflix? Il giornalista risponde:
I tempi sono cambiati e oggi è più agevole parlare di argomenti scomodi come questi. La serie di Netflix ha fatto scattare un meccanismo per cui ciò che c’è nella docuserie viene rafforzato da ciò che c’è in questo audio.
Per “ciò che c’è nella docuserie”, Ambrosini intende sicuramente la testimonianza che un’amica di Emanuela Orlandi, nell’ultimo episodio, rilascia a proposito di presunte molestie che la 15enne avrebbe subito all’interno dei giardini vaticani e che la ragazza scomparsa le avrebbe rivelato.
Tale testimonianza è stata presentata come inedita, un’esclusiva contestata da Tommaso Nelli in un articolo pubblicato su Spazio70: lo stesso Nelli, infatti, ricorda che l’amica di Emanuela gli aveva già riportato l’episodio – come riportato nel suo libro Atto di Dolore (2016)– precedentemente rispetto all’uscita di Vatican Girl su Netflix.
Dunque, perché l’audio “choc” su Emanuela Orlandi rafforzerebbe ciò che il pubblico ha appreso da Vatican Girl? L’audio parla di molestie, e accanto al nome di Emanuela compare quello di Mirella Gregori.
Alessandro Ambrosini non fa il nome del suo interlocutore, generalità di cui invece la redazione de Il Riformista sostiene di essere a conoscenza. Nel video introduttivo, il fondatore di Notte Criminale spiega il motivo:
Non sono un magistrato né pretendo di esserlo. Io so che ci sono dei collegamenti che possono essere estremamente validi con altri pezzi di verità di questo caso. Pezzi di verità che ormai sono assodati. Il personaggio non lo ritengo al momento spendibile al pubblico, cosa che invece è dal punto di vista giudiziario.
Se i magistrati aprissero un’inchiesta su questo audio non avrei alcun problema a fare nome e cognome.
Tuttavia, Ambrosini presenta l’ex socio di De Pedis come un uomo vicino a “Renatino” nel giro delle slot machine nonché titolare di una sala giochi nel quartiere Prati in prossimità degli uffici dei Servizi Segreti. Un uomo “mediaticamente secondario”, dice Ambrosini, ma che potrebbe essere importante sul piano giudiziario.
In quale contesto rilasciò quelle dichiarazioni? Ambrosini racconta che tra il 2008 e il 2009 stava conducendo un’inchiesta sui rapporti tra la malavita romana e la politica, indagine in cui si collocava anche la banda della Magliana di cui, ricordiamo, Enrico De Pedis fu il boss.
“Ovviamente bisogna prendere tutto quello che viene detto con le dovute precauzioni“, dice Ambrosi, che quando gli viene chiesto quale sia stata la reazione del fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, risponde: “Mi ha ringraziato”.
Il Riformista ha reso disponibili le trascrizioni dei due nastri in questa pagina. All’interlocutore vengono assegnate le iniziali di copertura C.U..
Due nastri, ripetiamo, che fanno parte di una registrazione più ampia. L’audio contiene i bip di censura per ovvi motivi. Riportiamo di seguito il video dell’audio choc su Emanuela Orlandi pubblicato su Notte Criminale.
L’audio choc su Emanuela Orlandi riporta un nome e un cognome che Bufale.net non replica, ma che è riportato per esteso sia dalla redazione de Il Riformista che nella registrazione pubblicata dall’autore.
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