BUFALA Il latte è dannoso per il tuo bambino – bufale.net
Su questo sito abbiamo già analizzato in passato I meccanismi delle bufale moderne: il piano del terrore e del ricorso alle più arcane paure.
In tale clima di terrore non siamo stati stupiti, dal fatto che alcuni lettori ci abbiano segnalato testi anonimi, apparsi su Facebook, in cui veniva loro sconsigliato l’uso del latte vaccino nell’alimentazione dei loro bambini, in quanto gli era stata paventata la presenza di una autentica “droga naturale”, chiamata caseomorfina che, contenendo morfina nel nome, doveva sicuramente essere una sostanza pericolosissima in grado di arrecare autismo, tumori, dipendenza dalla droga e chi più ne ha più ne metta.
Precisiamo che se volete informazioni specifiche potete rivolgervi al vostro medico e a persone veramente competenti e non a noi poveri debunker, ma cercheremo di fare un’analisi neutrale e tranquilla come sempre:
Nessun rischio per la salute deriva dal nutrire un bambino che non sia allergico o intollerante alla sostanza (e ciò potrà dirvelo il vostro pediatra, non certo un link di Facebook o il celebre “Dottor Google”) con del latte.
Evidenziando preliminarmente che il Latte Più ovvero
latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quel che stavamo bevendo. È roba che rende robusti, e ben disposti all’esercizio dell’amata ultraviolenza. (Arancia Meccanica)
esiste solamente nel noto romanzo di Burgess trasposto in un film di Stanley Kubrik (con la nota addizionale che la “droguccia mescalina” è una licenza del doppiaggio italiano per sostituire il meno musicale “adreno”), scopriamo che questa bufala è già arrivata sul tavolo dell’autorità sulla sicurezza del cibo Europea, la quale ha sostanzialmente stabilito che:
EFSA has carried out a detailed review of the available scientific literature that addresses possible health effects of β-casomorphins and related peptides, and in particular β-casomorphin-7 (BCM7), a peptide sequence present in the milk protein β-casein. A few studies have suggested that BCM7 may contribute to increased risk of certain non-communicable diseases, such as autism, cardiovascular diseases and type I diabetes. EFSA undertook this work as part of its regular monitoring and assessment of possible emerging risks associated with the food chain.
Peptides are fragments of proteins that can be released during digestion of food or in some cases also during food processing. There have been claims of both health benefits and risks in relation to peptides.
EFSA decided to establish a Working Group in order to review the scientific literature on this subject and assess the need for EFSA to carry out a formal risk assessment.
Based on this review, EFSA concluded that a cause and effect relationship is not established between the dietary intake of BCM7, related peptides or their possible protein precursors and non-communicable diseases. Consequently, a formal EFSA risk assessment is not recommended.
Traduciamo
L’EFSA ha portato a termina una complessa analisi della letteratura scientifica riguardante possibili effetti notivi della β-caseomorfina e peptidi collegati, ed in paticolare la β-casoemorphina-7 (BCM7), una sequenza di peptidi presenti nella proteina del latte β-caseina. Un numero ristretto di studi avevano suggerito che la BCM7 poteva portare ad un incremento del rischio di alcune malattie non trasmissibili, come ad esempio autismo, malattia cardiaca e diabete di tipo I. L’EFSA ha ha deciso di prendersi tale incarico come parte della sua regolare attività di monitoraggio e controllo dei possibili rischi nella catena alimentare.
I Peptidi sono frammenti di proteine che possono essere rilasciati durante la digestione, o in alcuni casi durante la preparazione del cibo. Ci sono state segnalazioni ed ipotesi di benefici e rischi riguardanti i peptidi.
L’EFSA ha deciso di stabilire un Gruppo di Lavoro per analizzare la letteratura scientifica al riguardo ed esaminare l’eventuale bisogno per l’organizzazione di produrre una formale dichiarazione di rischio.
In base a tali ricerche, l’EFSA ha pertanto concluso che non è stabilito un rapporto di causa ed effetto tra l’assunzione di BCM7, peptidi collegati o le loro proteine precursore e malattie non trasmissibili. Quindi non è raccomandata l’emissione di una formale dichiarazione di rischio.
Pensate all’EFSA come un’agenzia di sbufalamento bufale alimentari, ma con molti più mezzi, personale e capacità tecniche di noi. Quindi, tenuti ad un linguaggio consono e formale.
Traducendo dal burocratese ciò che tale dichiarazione vuole intendere è:
- La caseomorfina non è “morfina”. È un peptide. È normale che sia lì
- Nessuno è diventato autistico, malato o morto per un bicchiere di latte.
Non affidate la salute dei bambini al Dottor Google, ma consultatevi col vostro pediatra o con il vostro medico….sempre….
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