L’assurda campagna complottistica contro ActionAid e la carità
Nel complottismo c’è una branca del “noncielodikeno” , come quella che ha coinvolto ActionAid e coinvolge diversi enti di carità basate sul fenomeno psicologico della proiezione.
Partiamo dal fatto che il complottista medio è spesso una personalità egoista, narcisista, ripiegata su se stessa e incapace di ogni gesto altruista. Studi psicologici descrivono infatti il tipico complottista coi seguenti accenti
“…tratti della personalità come apertura all’esperienza, sfiducia, scarsa amicalità e machiavellismo sono spesso associati alla credenze complottiste. La scarsa amicalità si riferisce all’amicalità come tratto, che gli psicologi definiscono come il grado di affidabilità dell’individuo, la gentilezza e la cooperazione. Alcune persone con una bassa amicalità sono individui che non sono molto affidabili, gentili o cooperativi. Il machiavellismo si riferisce al tratto della personalità per cui una persona è “concentrata sui propri interessi e manipola, raggira e sfrutta gli altri per ottenere quello che vuole.”
Sostanzialmente, nella mente del complottista non c’è spazio per l’altrui: se qualcuno si occupa del prossimo, lo fa senz’altro in quanto a “degli interessi alle spalle”, viene pagato dai Poteri Forti e il suo scopo finale è strappare al complottista, che si sente Paladino del Mondo, destinato alla grandezza ma in realtà vive una vita di frustrazione e insoddisfazione il suo “Destino Manifesto”.
Nella mente di una persona machiavellica e poco amicale non ha senso dedicare tempo e risorse per aiutare il bisognoso: ha invece senso che una cabala di “Poteri Forti”, che vanno da Soros a Bill Gates spendano ogni giorno miliardi di miliardi di dollari all’apposito scopo di fare in modo che il complottista medio non abbia mai il successo che desidera nella vita, coinvolgendo miliardi di persone in una cabala il cui scopo è umiliare e deridere un Tizio Caio a caso su X e Facebook.
Nessuna meraviglia che saltino fuori i complotti su ActionAid.
L’assurda campagna complottistica contro ActionAid e la carità
ActionAid, come Telethon, UNICEF e altri enti dispongono di un portale che ne indica finalità, scopi e bilanci. Scopo di ActionAid “è mettere al centro le persone, affinché possano reclamare i propri diritti, creando spazi di partecipazione democratica nelle comunità, ovunque esse siano, dalle periferie italiane ai più piccoli villaggi africani”.
Certificata come partner umanitario dell’Unione Europea è al di sopra di ogni sospetto: ma basta una card in cui si parla di “Soros”, “Rockfeller” e altri magici satanassi del complotto mondiale per gettare ombre sul suo operato.
Ovviamenta la fallacia è ricorsiva: una mefitica confusione di finanziamenti e partnership fa in modo che il fatto che, ad esempio, ActionAid si sia spesa a favore delle vaccinazioni e lo abbiano anche fatto gli odiati Bill Gates, Soros e co. si trasforma in un allucinato telefono senza fili in cui chi fa la carità lo fa sempre “per avere qualcosa in cambio”, condita da vaghe accuse di “i soldi non vanno a destinazione”.
Fa filotto il fatto che si parli del Bilderberg, altra favoletta nera del complotto usata per accusare chiunque di ogni infamia dichiarando di averlo visto a ritrovi così segreti da essere pubblici.
L’onere della prova incombe sempre su chi vuol far valere il fatto: se un tizio esaltato vi fermasse per strada pubblicamente urlando ai presenti che voi siete dei farabutti e dovete fornire un alibi o vi accuserà di crimini voi che fareste? Gli fornireste l’alibi oppure, ricordandogli che non ha prove, lo denuncereste?
La stessa situazione si applica a questo caso.
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