L’arresto di Zelensky ad opera della Russia esiste solo su TikTok
Abbiamo già visto nel mondo del complottismo accadere le cose più assurde: l’arresto di Zelensky ad opera della Russia è una di queste, e fa seguito alle infinite esecuzioni di Soros, un paio di esecuzioni capitali del Primo Ministro Italiano Giorgia Meloni ad opera dei “buoni Tovarish” e altre assurdità simili.
Semplicemente nel mondo del complotto si vive tutti in una allucinata realtà alternativa nella quale è possibile tutto e il contrario di tutto.
L’arresto di Zelensky ad opera della Russia esiste solo su TikTok
Dall’inizio del conflitto ad oggi numerose sono state le apparizioni pubbliche del capo di Stato Ucraino: ultima proprio due settimane fa al G7 in Puglia.
Ma parliamo di gente pronta a spergiurare che l’Interpol e una “legione dei buoni” con a capo Putin e gli altri Tovarish abbiano davvero brutalmente giustiziato il nostro premier (dimostrano un patriottismo da Lord Haw Haw, Rosa di Tokyo e altri simili personaggi del periodo bellico), Soros e i Poteri Forti, ma essi abbiano “macchine dei cloni” pronte a resuscitare gli odiati occidentali per dare loro vita eterna.
Anche posti dinanzi all’evidenza della libertà di Zelensky essi continueranno a sognarlo prigioniero in qualche carcere-gulag russo come gli oppositori del Putinismo, sognando per lui la brutale fine di Navalny, morto in proprio in una di quelle carceri a cagione delle disumane condizioni ivi presenti.
Diversa è la situazione di Putin, su cui pende un mandato di arresto internazionale che ne limita le possibilità di movimento ai soli paesi non aderenti alla Corte Penale Internazionale.
Insomma, Zelensky è vivo, libero e in grado di viaggiare in Europa, per un periodo di tempo indeterminato vedremo Putin bazzicare solo Pechino e Pyongyang.
La notizia fa seguito alle diverse narrazioni filorusse dedicate a delegittimare la figura dell’Ucraina e dei suoi capi di stato.
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