L’allarme della LEAL: per la perizia l’orsa JJ4 non è colpevole
L’allarme della LEAL arriva come un fulmine a ciel sereno: per la perizia l’orsa JJ4 non è colpevole. La perizia voluta dall’organizzazione animalista infatti evidenzia una serie di fattori che punterebbero l’obiettivo su un orso maschio.
Ad esempio la distanza dei canini, e indagini molecolari basate sulla ridotta popolazione ursina.
L’allarme della LEAL: per la perizia l’orsa JJ4 non è colpevole
La perizia interviene sul caso dell’orsa JJ4, “accusata” di aver ucciso un essere umano in Trentino. E si basa sul fatto che tra gli orsi esiste un certo dismorfismo sessuale: come per gli esseri umani, orsi maschi e femmine hanno proporzioni diverse.
“La dentatura di un animale, per la medicina veterinaria forense, ha lo stesso valore delle impronte digitali umane” riporta un comunicato dell’organizzazione animalista, basandosi su una perizia che dimostra una distanza tra canini incompatibile con la dentatura di un’orsa.
Inoltre la perizia riporta ferite compatibili con un tentativo di allontanamento e non di predazione. La perizia descrive quindi il colpevole in un orso maschio, non avvezzo ad attaccare l’essere umano in modo abituale e continuativo (e quindi non pericoloso per il prossimo) e soprattutto non JJ4.
Il tutto porta l’associazione a richiedere le dimissioni di Fugatti, rende il caso dell’Orsa JJ4 ancora più incasinato di quello che era alle origini.
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