“L’agnello sardo allevato in Grecia e macellato in Olanda” è una fake del 2020: perché certe bufale funzionano come una nota canzone. Fanno giri immensi, e poi ritornano.
O meglio: la bufala torna sempre in un eterno ritorno, il fact checking viene prestissimo dimenticato e tocca fare un richiamo. Una dose booster.
Ci capita così sottomano un tweet del 25 gennaio in cui viene mostrato un “Agnello sardo allevato in Grecia e macellato in Olanda”. Questo.
Ma si tratta, ovviamente di una fake news che compirà i due anni questo aprile.
Ma andiamo con ordine.
Un fact checking storico e completo viene dato dalla rivista “Il Salvagente”, che è caduta nella fake originale e, con deontologia giornalistica che oggi è merce rara e commendevole, non solo ha ammesso l’errore, ma redatto un compiuto fact checking per ricostruire la fake e rimediare.
La storia nasce da un errore umano nel 2020.
Un operatore umano, un commesso insomma, compie un errore di registrazione. Le bilance registrano due codici: uno per il prodotto, e l’altro per l’origine.
Il commesso del 2020 ha correttamente inserito il codice prodotto, ma lasciato il codice origine di un prodotto precedente, un agnello greco.
Errore testimoniato come ricorda la rivista dalle bolle di consegna dell’agnello sardo, da cui si evince la provenienza.
A questo punto della storia l’etichetta emersa è di un prodotto di Aprile 2020, descritto come “Agnello sardo allevato in Grecia e macellato in Grecia”.
A questo punto della storia entrano in scena i bufalari, i produttori seriali di fake news, coloro pronti a tutto pur di avere un like facile.
L’etichetta inizialmente diffusa viene alterata e modificata.
Viene rimossa la data, elemento “scomodo” per chi conta di far riapparire la fake news sui propri social a intervalli regolari di date, illudendo così il pubblico che la vicenda sia accaduta nell’eterno “ieri” delle televendite e delle bufale.
E viene modificata la località di macellazione col Photoshop. Introducendo quindi l’elemento turpe di un prodotto “Allevato in Grecia, macellato in Olanda, venduto in Italia”.
Ovviamente la deformità della “D” nell’agnello sardo allevato in Grecia e macellato in Olanda poteva essere un elemento di valutazione. Ma chi redasse la bufala nel 2020 contava proprio su questo. Lo “Shock” emotivo che paralizza la ragione.
In conclusione, parliamo di una Fake News, anche datata, periodicamente resuscitata.
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