Ci segnalano i nostri contatti la storia dell’account Antifa_US, agitato da molti come sintomo della natura violenta di Antifa e la giustificazione finale per il potenziale ban di cui abbiamo parlato.
Esaminando questo Tweet abbiamo una serie di ragioni che portano senza ogni altra ombra di dubbio, a definirlo un fake.
Partiamo dalle basi: l’account Twitter Antifa_US non esisteva fino al giorno in cui è stato piantato quel Tweet. Letteralmente.
Esistono solo tre iterazioni al primo Giugno 2020 registrate sul sito Wayback Machine, che registra tutte le pagine passate.
In secondo luogo, la bandiera Antifa, che ricordiamo è più una coalizione di movimenti che un vero movimento, risulta arricchita dal logo IE di Identity Evropa, aka American Identity Movement, un noto movimento suprematista bianco.
Tutte circostanze che hanno seminato più di un sospetto nella comunità utenti di Twitter
E che sono coerenti con la politica del meme usata in agglomerati virtuali legati ad alt-right.
Tempo fa proprio 4chan, patria virtuale dell’alt-right medio, decide di lanciarsi in una bizzarra campagna per accusare icone a caso della sinistra americana di favorire un’agenda suprematista in due “semplici mosse”.
La prima, inventarsi che il simbolo dell’OK “all’Europea” (indice e pollice a formare la O, le altre dita a formare una K) era in realtà un gesto segreto dei suprematisti bianchi.
La seconda?
inondare Twitter ed ogni Social Media di spam, dichiarando che il simbolo OK è dei suprematisti bianchi. Create degli account fake con nomi di ragazzine bianche e scrivete ca**ate come “Oh mio Dio, è così veeeeeero!”
Usate tutte le emoticon che volete. Sarebbe utile inventarvi una cosa come “Il simbolo OK è un simbolo dei suprematisti bianchi perché Mel Gibson lo usa”
Usate l’hashtag #PowerHandPrivilege in tutti i vostri tweet o altro legati a questo meme.
Punti extra se nell’immagine del profilo ci mettete qualcosa relativo al femminismo.
Quelli di sinistra hanno scavato sin troppo nella paranoia, dobbiamo vilificarli e renderli paranoici finché la società rifiuterà la loro mer*a!
Aggiungiamo a tutto questo il fatto che proprio perché Antifa non è un gruppo ma una coalizione di gruppi, avere un Tweet “ufficiale” degli Antifa Americani sarebbe come avere la base segreta dei cattivoni di un telefilm in un albergo con le insegne al neon che avvisano di ogni riunione.
Non trovate sospetto che un account “Antifa”, con nascosto nel logo lo stemmino di un gruppo identitario, minacciando violenza e sopraffazioni, arrivi e sparisca proprio nel momento in cui la parola “Antifa” diventa virale su Twitter, senza lasciarsi dietro occorrenze precedenti?
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