“La variante della paura”: il giornalismo che non vorremmo
Ci segnalano i contatti una condivisione sponsorizzata di un noto quotidiano nazionale, chiamata “La variante della paura”.
Sostanzialmente, siamo in una situazione che richiede cautela, lo sappiamo. Giusto in questi giorni il sottosegretario Andrea Costa ha avuto modo di dichiarare
«Non siamo fuori dalla pandemia dobbiamo usare prudenza e senso di responsabilità, ma stiamo attenti a non trasformare la prudenza in paura».
Eppure abbiamo un giornale che sembra voler fare l’esatto opposto: trasformare la prudenza in paura, anzi vendere spazi pubblicitari che sbattono la paura in prima pagina.
Abbiamo infatti provato a cliccare sul link sponsorizzato. Vale a dire, il misterioso articolo sulla “variante della paura”.
Vi abbiamo trovato un articolo del 17 Giugno e coperto da un Paywall.
Insomma, per conoscere la “variante della paura” bisogna pagare, con tanto di tariffario per leggere un articolo del 17 Giugno spinto dalla paura.
In un mondo in cui, gratuitamente, persone come il Dottor Paolo Spada ci ricordano che rischi ci sono, ma grazie alla diffusione della vaccinazione riusciremo ad “ammansire” COVID19 come abbiamo fatto con tutte le più terribili malattie infettive che hanno afflitto la nostra esistenza, non riteniamo logico vedere annunci a pagamento che portano ad articoli a pagamento, letteralmente spinti dalla paura.
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