Un articolo pubblicato su Notizie 24 Ore il 9 novembre 2019 ci riporta all’attenzione del caso di Juri Malini, un operaio di 41 anni di Zola Predosa (Bologna), costretto a vivere nel suo garage nonostante stesse pagando il mutuo del suo appartamento che, però, era stato occupato abusivamente da una famiglia romena.
Notizie 24 Ore riportava:
Era il 2008 quando Juri accese un mutuo per comprarsi una casa ad Anzola dell’Emilia: successivamente, racconta Il Resto del Carlino, per motivi di lavoro si trasferì all’estero e affidò l’appartamento al Comune di Bologna che lo utilizzò per l’accoglienza dei migranti. Lì è iniziata la disavventura per Malini: la casa fu infatti destinata ad una famiglia di romeni che lo ridusse in condizioni pessime. «Il preventivo per sistemarlo supera i 36mila euro – racconta – era completamente ammobiliato. Mobili, elettrodomestici, sanitari, legno a vista: se non è stato rovinato è stato rubato».
Ancora:
Gli affittuari, dopo aver pagato poche rate, non hanno però più sborsato nulla: così dopo diversi anni in cui fu il Comune a coprire le spese, arrivò lo sfratto esecutivo, e lo scorso 12 luglio (2018, ndr) Juri Malini doveva tornare a prendere possesso della sua casa. La famiglia romena però, andata via ad aprile, era stata rimpiazzata da un’altra famiglia romena (con lo stesso cognome, forse parente) che aveva occupato la casa sostituendo le serrature e forzando le inferriate.
Continuando, la vicenda di Juri Malini continuò con l’impossibilità di riprendere possesso del suo appartamento e per questo l’operaio, che intanto continuava a pagare il mutuo, si ritrovò a bussare a tutti gli uffici del Comune di Bologna, che però tardava nell’intervento in quanto erano in corso gli accertamenti sulla titolarità della responsabilità.
Come scrive Notizie 24 Ore la fonte della notizia è un articolo pubblicato sul Resto del Carlino il 6 dicembre 2018 (un anno prima della pubblicazione su Notizie 24 Ore). Il signor Malini aveva provato ad intervenire con azioni legali, Carabinieri e con lo stesso Comune, ma – come già detto – la burocrazia era in ritardo per via degli accertamenti sulla titolarità della responsabilità, contesa tra il proprietario (Juri Malini) e l’affittuario (Comune di Bologna).
La redazione del Resto Del Carlino, infine, aveva appreso che il caso del signor Malini era conosciuto e seguito con attenzione, e infatti le carte erano state inviate alla Procura di Bologna, da cui il Comune attendeva una risposta. Nel frattempo, come riportava Il Messaggero il 6 dicembre 2018, Juri Malini dormiva nel suo garage.
Sul caso, in quel tempo, era intervenuta anche la Lega, come riportava Bologna In Diretta: “Siamo a disposizione per aiutare nel dialogo tra le istituzioni ed eventualmente anche per offrire una consulenza legale”.
Parliamo di precisazioni in quanto, in primo luogo, Notizie 24 Ore riporta una notizia di un anno fa come se fosse attuale, e soprattutto in quanto non si trovano aggiornamenti sulla decisione della Procura: tutti i risultati delle ricerche riportano notizie del 6 o del 7 dicembre 2018, e nessun aggiornamento in merito. Non è dato sapere, dunque, come si sia conclusa la vicenda che, ripetiamo, era stata portata alla luce dalle cronache un anno fa.
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