La storia delle dita di Gianna Nannini perse da giovane, dopo la serie Netflix “Sei nell’anima”
Non tutti conoscono la storia delle dita di Gianna Nannini perse da giovane, con un tema che è diventato caldo in occasione del lancio della serie Netflix “Sei nell’anima”. Una sorta di biografia della discussa cantante, sulla stessa lunghezza d’onda rispetto a quanto osservato negli ultimi due mesi con Rocco Siffredi. Contesti ovviamente differenti, ma due storie che vale la pena di approfondire. Soprattutto per chi fa il nostro lavoro, magari evitando in futuro di dover chiarire ulteriori aspetti della loro vita.
Analizziamo meglio la storia delle dita di Gianna Nannini perse da giovane: cosa emerge dalla serie Netflix “Sei nell’anima”
Qualche chiarimento sulla storia della cantante evidentemente occorre, dopo aver spiegato in passato il significato di pansessuale, vista l’enorme disinformazione che da sempre si fa attorno alla nota artista italiana. Effettivamente, a margine della storia delle dita di Gianna Nannini che sono “andate perdute” da giovane, è possibile in qualche modo riagganciarsi alla serie Netflix “Sei nell’anima”. Solo attraverso altre interviste che ha rilasciato in passato, però, determinati concetti diventano più chiari.
Ad esempio, tramite altre fonti, abbiamo recupertato un’uscita pubblica avuta nel 2021, quando la cantante ha spiegato una volta per tutte come si sia arrivati alle dita di Gianna Nannini perse da giovane, chiarendo in questo modo uno del dilemmi che viene alla luce con la serie Netflix ‘Sei nell’anima’: “Lasciai nella macchina per i ricciarelli le falangi del medio e dell’anulare della mano sinistra. Finirono nell’impasto dei dolci, ma nessuno li ha mangiati; li ritrovarono il giorno dopo, troppo tardi per riattaccarli. Cacciai un urlo terribile, la voce roca mi è venuta allora. Poi svenni“.
Insomma, ora dovremmo avere le idee più chiare sulla storia delle dita di Gianna Nannini perse da giovane, contestualizzando meglio quanto è stato notato attraverso la serie Netflix “Sei nell’anima” ed ignorato per anni dal pubblico.
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