Sta facendo discutere la seconda presunta gaffe di Virginia Raggi e della giunta romana, a proposito della targa dedicata a Carlo Azeglio Ciampi. Se da un lato è fuori discussione che nei giorni scorsi sia stato commesso un grave errore, in riferimento alla mancata lettera “g” nel nome dell’ex Capo dello Stato, allo stesso tempo oggi 5 giugno occorrono precisazioni in merito ad una voce che ha preso piede sui social. Tutto nasce dalla particolare collocazione dell’anno di nascita e di morte all’interno della stessa targa.
Di Carlo Azeglio Ciampi avevamo parlato anni fa, relativamente al televideo in tilt per il suo decesso, ma è chiaro che da alcuni giorni tenga banco la vicenda dell’errore grossolano commesso in fase di realizzazione del lavoro. Tra l’altro, senza che il personale dedicato al task si sia accorto della gaffe. C’è stata ovviamente la correzione, con tanto di scuse anche da parte del sindaco Raggi, ma ormai la frittata era stata fatta. Tuttavia, c’è una nuova vicenda da esaminare a questo punto.
In molti affermano che sia un errore inserire l’anno di nascita e di morte, all’interno della targa per Carlo Azeglio Ciampi, immediatamente dopo “Presidente della Repubblica”. Così facendo, infatti, si ha l’idea (errata) che Ciampi abbia ricoperto la suddetta carica per 96 anni. Tuttavia, come si nota dall’immagine qui di seguito, lo standard utilizzato in questo frangente è il medesimo rispetto ad altre targhe che si possono apprezzare a Roma. Così come in altre città italiane.
Insomma, nonostante l’informazione potrebbe essere data in modo migliore, magari subito dopo il nome e non la carica ricoperta, la polemica innescata dalla seconda presunta gaffe di Virginia Raggi a proposito della targa a Carlo Azeglio Ciampi appare un tantino forzata. Questo, per i motivi appena descritti.
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