La prima foto dell’attore David Tennant su Google è di una AI (pure brutta)

di Shadow Ranger |

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La prima foto dell’attore David Tennant su Google è di una AI (pure brutta) Bufale.net

La prima foto dell’attore David Tennant su Google è di una AI: provate in queste ore a cercare il nome dell’attore noto per la sua interpretazione del “Dottore” nella serie televisiva inglese Doctor Who, del malvagio Barty Crouch Jr. nella saga di Harry Potter e del diavolo dal cuore d’oro Crowley nella serie Good Omens.

La prima foto dell'attore David Tennant su Google è di una AI (pure brutta)

La prima foto dell’attore David Tennant su Google è di una AI (pure brutta)

Trovete un’immagine che grottesca è definir poco: il tentativo della AI di riprodurne il viso, dandogli fattezze a metà tra lo scimmiesco e la uncanny valley, quel senso di straniamento tipico di chi si trova dinanzi a ciò che non è umano.

Qualsiasi volto sia, non è il volto di David Tennant, ma una via di mezzo tra il meme del “GigaChad”, il “mascellone ultramaschio” e l’amato attore

La prima foto dell’attore David Tennant su Google è di una AI (pure brutta)

Ovviamente, analizzando l’immagine con un tool come AI Image Detector sarà confermato che l’immagine è generata via AI.

Come sia finita in cima alle ricerche, potrebbe essere un sottoprodotto di come funzionano gli algoritmi dei motori di ricerca, che prediligono risultati in base all’algoritmo usato.

Risultato dell'analisi

Risultato dell’analisi

La foto del Tennant/Chad/scimmia infatti fa riferimento ad un sito chiamato “Astrumpeople”, infarcito di biografie di VIP e famosi, contenenti “illustrazioni” degli stessi.

Esempio di illustrazione

Esempio di illustrazione

Non senza sorpresa, abbiamo dato in pasto la biografia dell’attore al sito GPTZero, rilevatore di testi composti in tutto o in parte con AI, riscontrando che anche la presunta biografias sembra essere quantomeno ispirata dall’intelligenza artificiale.

La biografia analizzata da GPTZero

La biografia analizzata da GPTZero

Un contenuto creato con AI, rapidamente e senza fronzoli ha quindi scalato gli algoritmi, sopravanzando foto e contenuti più veraci.

Il che è un segno dei tempi che corrono e della teoria per cui lo slop, il contenuto virale generato con AI e gettato in pasto ad una Rete in cui non distingui più l’utente, il bot, il troll e il disinformato diventa ogni giorno più veritiera.

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