“La pistola laser misura febbre ci entra dentro la testa, ci stanno uccidendo”: Complotti e Termoscanner
Avrete tutti visto la nuova catena di S.Antonio. Una voce con un marcato accento mostra foto prese da Internet del Termoscanner, scandendo che La pistola laser misura febbre ci entra dentro la testa, ci stanno uccidendo.
Soggiungendo che non sentiamo niente, non sappiamo cosa ci stanno sparando dentro la testa, vogliono distruggerci i neuroni.
Signori, siamo nel XXImo secolo. Se non si ricevono informazioni, la scelta giusta non come suggerisce la voce narrante diffondere illazioni su WhatsApp perché “non ce lo dicono”
La risposta è leggere un po’ di fonti. Partendo da Il Post, medaglia d’oro dell’informazione ai tempi della Pandemia.
Il funzionamento dei Termoscanner, ovvero la “pistola laser misura febbre”
Il Post suggerisce di consultare le pubblicazioni scientifiche Zanichelli. Che possiamo affermare senza tema di smentita siano più affidabili di
Un tipo che su Whatsapp condivide una Catena di S. Antonio, condividi e fai girare!!!!!!
Testo che ci spiega
Come abbiamo detto, i termoscanner possono avere forme molto diverse, ma funzionano tutti in base allo stesso principio: la termografia a infrarossi, in inglese InfraRed Thermography (IRT).
Ogni corpo emette radiazioni elettromagnetiche: la quantità di radiazioni emesse è direttamente proporzionale alla temperatura del corpo elevata alla quarta, secondo la legge di Stefan-Boltzmann. Di conseguenza, più un corpo è caldo, più radiazioni emette.
Anche la frequenza delle radiazioni emesse varia con la temperatura: tutti sappiamo per esempio che un pezzo di ferro riscaldato dal fabbro in una fornace diventa prima rosso e poi bianco. La figura 2 mostra il grafico, in scala logaritmica, dell’emittanza spettrale (cioè la potenza irradiata per unità di superficie e di lunghezza d’onda) di un corpo nero a varie temperature in funzione della lunghezza d’onda della radiazione emessa.
Come si può vedere, un corpo a 2000 °C (linea verde) emette radiazioni anche nel campo del visibile; un oggetto a temperatura poco superiore a 0 °C (linea azzurra), come è il caso del corpo umano, emette solo radiazioni che non sono visibili da un occhio umano, in particolare nella lunghezza d’onda tra 1 µm e 10 µm (1 µm = 10-6 m). Le radiazioni comprese in questo intervallo si chiamano infrarosse, perché nello spettro elettromagnetico si trovano vicino a quelle visibili di colore rosso.
Ricapitoliamo: tutti i corpi nell’intervallo di temperature che ci interessano, cioè tra 0 °C e 500 °C, emettono radiazioni infrarosse; più il corpo è caldo, più radiazioni infrarosse emette.
Tutto ciò che ci serve quindi è uno strumento che misuri la quantità di radiazioni infrarosse emesse dal corpo del passeggero: chi ha la febbre infatti emette più radiazioni.
Qual è lo strumento del termoscanner sensibile alla radiazione infrarossa?
Questo strumento è la termocamera, o telecamera termografica. Si tratta di una telecamera digitale simile a quelle che utilizziamo di solito. L’unica differenza è che il suo sensore, anziché captare la luce visibile, capta le radiazioni infrarosse. Il sensore genera un’immagine monocromatica: i pixel hanno tutti lo stesso colore, ma con luminosità diversa a seconda della temperatura dei corpi emittenti.
Tutto chiaro no?
Sono uno convinto che la “Pistola laser misura febbre” mi buchi il cervello, come faccio a capire paroloni difficili come termografia, infrarosso, spettro, emittanza e corpo?
Se ancora dopo la lettura vuoi darti ragione e convincerti che ti stiamo nascondendo che in realtà i poteri forti vogliono bucarti il cranio con la pistola laser del Capitano Harlock e noi siamo d’accordo con loro, probabilmente sei quel genere di persona convinta che l’emittanza sia quella cosa che trasmette le avventure del suddetto pirata e che un teschio dipinto a colori sgargianti su un palo della luce vada toccato con ambo le mani, o un boccione di candeggina ACE sia una bevanda che rende liberi.
E quindi avete problemi che questa esposizione non può risolvere.
Tutti gli altri avranno notato, sia pur non avendo una cultura scientifica specifica, che la pistola laser misura febbre che noi altri che abbiamo un vocabolario pari a quello di un ragazzino delle medie diligente negli studi abbiamo amiamo chiamare Termoscanner in realtà non infila assolutamente niente nei vostri crani.
Siccome mi sento buono e generoso come il mar, ora vi spiego l’arcano
Un termoscanner non infila niente nel vostro cranio perché si limita ad osservare qualcosa che esce dal nostro corpo.
Tutti quanti sappiamo che quando siamo piccoli ed abbiamo la febbre la nostra mamma ci mette una mano sulla fronte, per poi, sentendola scottare, passare ad infilarci un termometro in bocca, sotto le ascelle o lì dove non batte il Sole. E non intendiamo la Lapponia.
Così facendo si può prendere la temperatura in modo efficace: ma durante una pandemia sicuramente non vorrai avere sotto l’ascella, o in bocca, o nel sedere qualcosa uscito rispettivamente dalla bocca, dalle ascelle o dal sedere di un malato.
E neppure, come suggerisce la voce narrante bloccare una fila per farti esaminare il pollice del piede, calzino bucato compreso.
Quindi bisogna trovare un altro modo.
L’emittanza
Come detto, ogni corpo che emette calore emette anche una certa radiazione. Possiamo vedere a occhio nudo la radiazione, sottoforma di luce e colore ancor prima che di calore, di un corpo a 2000 gradi Celsius, come vedrete nell’articolo di Zanichelli.
Ma anche se non possiamo vederlo, anche il nostro corpo emana luce e calore.
La pistola laser misura febbre è in realtà uno strumento ottico e digitale di elevata precisione che vede quel colore e quella luce e li traduce in temperatura con una precisione abbastanza decente (ehi, la qualità che ottieni è quella che paghi, e molti di noi comprano i termoscanner da Amazon in sconto… comunque, sono abbastanza per i nostri scopi, lo scostamento in questo caso è minimo rispetto all’uso prefisso) da poter misurare la temperatura lasciando il tuo sedere indenne.
Il meccanismo è simile a quello delle Light gun, le pistole giocattolo date in vendita coi videogiochi degli anni ’80 e che se ne avete ancora una, hanno smesso di funzionare quando siete passati dalle TV a tubo catodico ai moderni schermi LCD.
E non perché le avete rotte, ma perché, come il Termoscanner sono delle piccole macchine fotografiche che si attivano per una frazione infinitesimale di secondo, nella quale un Tubo Catodico (assai più veloce di un pannello LCD nel disegnare immagini, ancorché con risoluzioni spesso inferiori e con maggiore necessità di manutenzione e dispendio di materiali) disegna un piccolo bersaglio bianco su uno sfondo nero, e che segnalano al videogioco un buon tiro quando lo scanner interno sta inquadrando il bersaglio nell’istante in cui hai premuto il grilletto collegato ad un bottoncino come quello di un joystick.
La differenza tra una Light Gun e un Termoscanner è che il secondo invece si attiva per un tempo più prolungato, vedendo quell’invisibile (all’occhio umano) radiazione che la vostra fronte emana, per il tempo necessario perché i circuiti interni traducano la luce e il colore non visibile che voi emanate costantemente in un valore numerico che amiamo chiamare temperatura.
E non mi pare che qualcuno sia mai stato ucciso con lo Zapper di un Nintendo.
Ma a me hanno mandato la foto di un modello su Amazon con scritto “con puntatore laser”, allora il laser c’era? Vi paka la kasta?
Solo alcuni modelli arrivano con un piccolo puntatore laser montato per fungere da mirino.
La spiegazione è semplice: si suppone che per usarlo nel minor tempo possibile bisogni mirare la fronte, lasciare che lo scanner legga il “colore” e la radiazione e li traduca. Cosa che, come facevamo notare, rende assai improbabile la richiesta di levarsi le scarpe e mirare “nel pollice del piede”.
Alcuni modelli, ma non certo tutti, hanno un piccolo puntatore laser collegato al pulsante di accensione, ma parliamo di un labile diodo a bassa potenza e coerenza molto limitata, poco più che un puntino luminoso incapace di attraversare alcunché.
Qualcosa che useresti per puntare qualcosa su una lavagna di plastica durante una riunione aziendale, e nulla più, un dispositivo delle classi energetiche più basse, ovviamente.
Ed anche qui, non abbiamo visto lavagne perforate da raggi laser, e possiamo escludere che un raggio a bassa potenza e limitata coerenza sia più che un puntolino luminoso, una indicazione luminosa senza facoltà di penetrare pelle, ossa e meningi per la sua presunta azione dannosa.
Sì, ma un filino più in breve?
Il Termoscanner non è una “pistola laser misura febbre”, ma è uno scanner termico che, come nel film Predator è costruito per avere una visione ad infrarossi.
Al contrario della vista ad infrarossi dei Predator, perché l’essenziale sarà anche invisibile agli occhi, ma anche Predator lo è
I termoscanner vedono quegli pseudocolori ad infrarossi, e li traducono in temperatura.
Cosa assai comoda: quantomeno non devi farti infilare nel sedere qualcosa che è stato troppo vicino alla prostata o altre aderenze rettali di un contagiato.
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