Una pillola col microchip di Pfizer? Questo è il proclama di un canale Telegram che negli ultimi giorni è stato sdoganato sui social con uno screenshot. Secondo il testo condiviso, il CEO dell’azienda farmaceutica Albert Bourla avrebbe annunciato a Davos l’arrivo di “una pillola con un minuscolo chip”. La destinazione d’uso della suddetta pillola non è riportata. I nostri lettori ci hanno chiesto di verificare.
Il CEO di Pfizer Albert Bourla spiega alla folla di Davos la nuova tecnologia di Pfizer: le “pillole ingeribili” – una pillola con un minuscolo chip che invia un segnale wireless alle autorità competenti quando il farmaco è stato digerito. “Immagina la conformità”, dice.
Più dettagli arrivano dal sito greenpass.news. Gli autori, per esempio, riportano che le affermazioni attribuite a Bourla risalgono al WEF (World Economic Forum) del 2018:
Nel 2018, Bourla è apparso al World Economic Forum (WEF) di Davos dove ha apertamente fantasticato di nutrire le persone sotto di lui con pillole farmaceutiche dotate di microchip della catena alimentare economica in grado di comunicare con il governo.
Bourla ha spiegato che ogni tablet conterrebbe un “chip biologico” per scopi di tracciamento e sorveglianza. Una volta consumato, sciolto e digerito, il chip avrebbe detto alle “autorità” che il farmaco è stato assunto, garantendone la compliance.
“Quindi immagina le applicazioni di questo, la conformità”, disse Bourla con un sorriso maniacale. “Le compagnie di assicurazione sanno che i farmaci che i pazienti dovrebbero assumere, li prendono”.
In poche parole, la pillola con microchip di Pfizer dovrebbe tracciare e sorvegliare la popolazione, un modo per “controllare la mandria umana”, come scrivono su greenpass.news.
L’intervento di Albert Bourla al WEF è disponibile in questo video.
Come spesso accade nei locali della disinformazione, l’intervento di Bourla è stato decontestualizzato e ridotto ad appena 7 secondi per confortare le teorie condivise su Telegram con l’approccio del cherry picking (qui il significato).
La parte vera della narrazione proposta da greenpass.news e dai gruppi Telegram è che una “pillola elettronica”, di fatto, è stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) nel 2017, ed è vero che il “chip biologico” serve a monitorarne l’assunzione.
Ciò che greenpass.news e gli utenti Telegram omettono è che questa pillola non porta la firma di Pfizer, bensì della Otsuka Pharmaceutical. Ancora, ciò che le due fonti da noi segnalate non riportano è che la suddetta pillola non serve a “controllare la mandria umana”, bensì è riservata al trattamento di alcune malattie mentali come la schizofrenia e il disturbo bipolare
Con questa pillola il monitoraggio dei pazienti affetti da malattie mentali è più immediato e accurato.
In 7 secondi di video si pretende di raccontare la storia della “pillola col microchip di Pfizer”, ma si omettono tanti dettagli utili ad evitare ogni complottismo.
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