Editoriale

La manifestazione nomask a Berlino: cosa c’è stato, come lo si è raccontato, cosa è successo

In questi giorni abbiamo avuto grandissima bagarre sulla manifestazione nomask a Berlino.

Come al solito in questi casi bisogna distinguere cosa c’è stato da quello che non c’è stato: i fatti realmente accaduti da quelli mitizzati dal popolo della Rete.

Cosa è accaduto, in breve

Una importante manifestazione di piazza, con un pubblico misurabile in migliaia (dai 18mila ai 38mila presenti, con le ultime evidenze che portano a 38000).

Manifestazione sciolta di fatto con l’arresto di 200 persone e l’invio di 3000 agenti di polizia, giustificato dal Ministro degli Interni dalla mancata presenza delle più elementari cautele contro la diffusione del virus (ovviamente, essendo una manifestazione nomask a Berlino…) e con la presenza di diversi estremisti.

Situazione di blocco e stallo che è stata risolta solo intorno alle ore 17, quando la polizia continuando a rilevare che le distanze non erano state rispettate, ha continuato a bloccare la manifestazione in corso dopo aver tentato, alle 14, di lasciar comunque defluire la folla e lasciando partire la manifestazione alle ore 15:30.

Si evidenzia la presenza del gruppo fondamentalista QAnon, definiti dalla stessa FBI una minaccia per l’ordine pubblico e nei cui ambienti è diffusa una visione violenta e radicale della società ed una sorta di culto del Declas, il giorno in cui una figura leggendaria nota come il QAnon, il Patriota con Autorizzazione Q (il Patriota Q) in breve porrà le basi per una dittatura mondiale Trumpista condannando a morte tutti i giornalisti e i politici non allineati della Terra con un esercito paramilitare segreto.

Questa incidentalmente ragion per cui non possiamo e non intendiamo accettare come contributi discorsi e simboli di QAnon.

Cosa non è accaduto, in breve

In un momento di autoesaltazione collettiva che ci ha ricordato il gioioso grido Andiamo a Berlino!! di Beppe Bergomi

È capitato che, in un chiarissimo caso di oste che dice a tutti che il vino è buono, gli ambienti QAnon e No-Mask hanno deciso di accusare i media c.d. mainstream di aver mentito negando la loro manifestazione?

Il motivo? Mentre tutti i telegiornali, anche correttamente, hanno parlato di una manifestazione misurabile in migliaia di persone e sciolta per infiltrazioni radicali e mancato rispetto delle misure di sicurezza, i suddetti movimenti hanno dichiarato più volte di aver visto milioni di persone in tutti i possibili orari della giornata.

Problema: mentre i media mainstream hanno esibito foto delle migliaia di persone assembrate e poi private dell’autorizzazione di farlo, NoMask e QAnon hanno nell’ordine esibito:

  1. Un video prelevato dalla Rivolta delle Ciabatte di Minsk, in Bielorussia, con tanto di bandiere Bielorusse agitate contro il premier neorieletto
  2. Una serie di video prelevati dalla Love Parade di Berlino dal 1997, una importante kermesse musicale peraltro quest’anno sospesa causa COVID19
  3. Un video, peraltro con audio lasciato in Coreano, di proteste nella Corea del Sud contro il presunto nepotismo del locale Ministro della Giustizia
  4. Un video tratto dall’esultanza a Liverpool per la favorevole conclusione della Coppa UEFA

Tutti video che hanno una sola cosa in comune: presentano un colpo d’occhio della folla visivamente superiore alle migliaia di unità, e venivano accompagnati da rabbiose didascalie contro il “Mainstream bugiardo” che occulta i milioni di persone.

Milioni di persone che peraltro, in una città con una densità abitativa di sei milioni di persone tra area metropolitana e centro cittadino (Regione Metropolitana Berlino/Brandeburgo) non è possibile che vi sia: sarebbe come chiedere che l’intera popolazione romana di ogni municipio si riversi in massa a Piazza di Spagna per vedere se vi entra.

Cosa è successo dopo

Una guerra strisciante, anzi esplosiva tra il “mainstream” e il colorato mondo del Complotto e dell’Informazione Alternativa.

L’annuncio da TG La7 dello scioglimento della manifestazione annunciato dalla Polizia stessa (vedi Tweet) ha lanciato la gara dei video di dimostrazione decontestualizzati.

Noi stessi ci siamo ritrovati in questa discussione invasi da commenti beceri, violenti e rissosi solo per aver fatto notare che, ovviamente

  1. Quarantamila e quattro milioni non sono lo stesso numero
  2. Sciolto per ordine dell’autorità non significa inesistente, dato che le persone non spariscono per magia, ma chi ha protestato da quel momento in poi non lo faceva più nei crismi della legalità
  3. A pubblicare foto di manifestazioni del 1997 non si denunciano “le menzogne del mainstream”, ma se ne aggiungono di nuove, e personalmente

Come è involuto il dibattito sulla manifestazione nomask a Berlino

Il mainstream ha mentito?

La menzogna rinfaccia al mainstream difficilmente può essere dichiarata tale.

A meno che di non voler accusare La7 di mancanza di preveggenza.

Alle ore 13:30, quando TG La7 è stato mandato in onda, effettivamente la Polizia di Berlino aveva annunciato l’intenzione di bloccare la manifestazione.

I tentativi ed i tira e molla per mandarla avanti, naufragati alle ore 17:00 e consegnando la stessa all’incertezza dovuta al perdurare delle condizioni ostative, sono proseguiti fino alle 17: ma a quel punto TG La7 era finito da ore, e le edizioni serali dei TG partivano non già dall’inizio ufficiale della manifestazione alle 15:30, ma dalla presa d’atto successiva del perdurare delle condizioni ostative.

Il popolo della Rete ha mentito?

Nel momento in cui ha dichiarato esistente la manifestazione, e in questo no.

La manifestazione è esistita. Ha compreso un numero di persone compreso tra le 18mila del primo tentativo nella prima settimana di Agosto alle 38mila censiti dalle autorità, compatibili con la capienza dei luoghi.

È partita in ritardo a causa della mancanza dei requisiti minimi di distanziamento e sicurezza, ha perso l’autorizzazione nel seguito perché essi continuavano a non esservi, ha subito la presenza di gruppi radicalizzati come QAnon, ma c’era.

Quello che non c’era, e non è stato mai giustificato dai fatti, è stato il salto decimale dalle migliaia di persone ai milioni di persone.

Quello che non c’è stato è la collaborazione coi fact checker, non solo noi, che abbiamo individuato le foto e i video falsificati venendo per questo tirati per la giacchetta nel conflitto media-informazione alternativa che, a nostra ragione non aveva ragione di essere

La manifestazione nomask a Berlino allora?

Possiamo affermare che c’è stata.

Non c’è stata alle 13:30, quando La7 ha annunciato, correttamente, che era stata bloccata.

La situazione si è sbloccata solo più tardi, per poi pervenire, intorno alle ore 17, alla presa d’atto dell’impossibilità di proseguire.

Impossibilità che non comporta la magica sparizione dei partecipanti, ma semplicemente che chi l’ha fatto non agiva più secondo i crismi di una manifestazione autorizzata secondo le norme di contrasto pandemico, giustificando quindi gli arresti avenuti.

Non possiamo dare retta però a chi ha dichiarato la presenza di milioni di persone: specialmente quando tutte le prove pervenute ai fact checker indipendenti di tutto il resto del pianeta concordano sulla presenza di migliaia di persone, con i video di milioni di persone presi da altre fonti.

Lo scontro finale tra mainstream e indipendenti non aveva quindi, e non ha, ragione di essere alcuna.

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