La “manifestazione contro Draghi” riciclata da fake contro NATO e Ucraina
La “manifestazione contro Draghi” riciclata da fake contro NATO e Ucraina dimostra il funzionamento delle fake news. Eternamente riciclate, sempre a battere lo stesso chiodo ideologico, con diverse permutazioni.
Quando si è sfortunati, esse vengono nobilitate, replicate e ce le ritroviamo tra le c.d. “Fontirusse”, come è accaduto per il grottesco documento della “leva femminile Ucraina dal 31 Giugno”.
Conviene quindi intervenire prima, e raccontare che il video della “manifestazione contro Draghi” è un fake decontestualizzato.
Del Tweet si sono infatti occupati anche i colleghi di Facta, che hanno censito due varianti. Questa che ci è stata sottoposta, ed una in lingua olandese dove si invita a “prendere i Popcorn” descrivendo manifestazioni di piazza inesistenti.
Le immagini sono infatti relative agli scontri di piazza tra manifestanti nopass e forze dell’Ordine di Ottobre 2021.
Scontri famosi per l’irruzione alla sede della CGIL, per il quale furono aperti all’epoca due fascicoli di indagine.
La “manifestazione contro Draghi” riciclata da fake contro NATO e Ucraina
Il punto è che ogni volta che ci sono manifestazioni restano le immagini, e queste vengono riciclate.
I vari gruppi e gruppetti social novax hanno costruito le loro fortune online condividendo eventi musicali e raduni collettivi spacciati per proteste.
Cosa che è avvenuta, con evidenza, anche in questo caso.
I colleghi di Facta ci ricordano che lo stesso video è stato usato infatti per raffigurare presunte e inesistenti proteste contro la NATO e l’Ucraina.
Cosa possibile: le somiglianze tematiche tra movimenti novax e filoCremlino si sono spesso tradotte nell’uso di materiale comune.
In passato censimmo infatti il caso di un video musicale russo utilizzato nel giro di pochi mesi dai novax per negare le vittime del COVID19 e dalle “fonti russe” per negare le vittime dell’invasione Ucraina.
Nonché un secondo video preso dalle proteste contro il cambiamento climatico di origine umana reimpacchettato sia dai novax come prova delle “finte vittime” che da account affini a posizioni filoCremlino per lo stesso scopo, ma relativo al conflitto Ucraino.
È un modus operandi comune che ritorna in momenti di instabilità politica.
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