La lezione inventata su aquila e corvo: la retorica inutile con un significato forzato
Da alcune ore sta circolando nuovamente sui social la foto che immortala aquila e corvo. Uno di quei post che sembrano darci verità assolute in grado di indirizzare il nostro percorso, grazie ad una semantica inventata e ad un testo che in realtà mira solo a strappare qualche facile like. Il motivo? Non siamo al cospetto della bufala riguardante leone ed elefante, a differenza di quanto avvenuto qualche settimana fa sui social come vi abbiamo riportato, ma di un contenuto al quale viene dato un significato del tutto “artificiale”.
Come viene “pompata” la foto su aquila e corvo
In particolare, oggi 14 agosto in tanti ci avete segnalato la foto con aquila e corvo, allegando anche un testo che sembra darci una nuova lezione di vita. Quei post con metafore che, apparentemente, ci aprono la mente, ma che alla fine della fiera non fanno altro che “pompare” alcuni scatti casuali per darci dei messaggi che non hanno nulla a che vedere con la realtà. In questo caso, ad esempio, ci viene riferito quanto segue:
“L’ unico uccello che osa beccare un’aquila è il corvo. Si siede sulla schiena e ne morde il collo. Tuttavia, l’aquila non risponde, né lotta con il corvo; non spreca tempo né energia con il corvo. Semplicemente apre le sue ali e inizia ad alzarsi più in alto nei cieli. Più alto è il volo, più è difficile respirare per il corvo che cade per mancanza di ossigeno. Smettila di perdere tempo con i corvi. Portali alle tue altezze e svaniranno. … Quando vuoi sbarazzarti di “zavorra”… alza il “livello”. È l’unico modo per liberarti da ingombri inutili e di poco conto!!”.
In realtà, la foto risale a diversi anni fa, come è stato riportato da Fanpage. In quel caso, infatti, la fonte ci ha semplicemente detto che aquila e corvo hanno un rapporto “particolare”. Il secondo tende a disturbare il volo del primo, ma tendono a coesistere pacificamente e senza entrare in conflitto. Cosa vuol dire questo? Semplicemente che il post in giro sui social ancora oggi, nel 2020, alimenta una falsa leggenda tramite una metafora tra queste due specie che non ha motivo di esistere.
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