La lettera segreta di Conte a Draghi: da satira a bufala
C’è una “lettera segreta di Conte a Draghi” che sta circolando sui social, nata come satira ma sfuggita di mano per i suoi contenuti sensazionalistici e dunque downgradata a bufala nel giro di poche ore. La fonte è il post di un giornalista. Nella sua bacheca, infatti, il giornalista ha pubblicato il testo – un lungo scritto – di un improbabile messaggio lasciato da Giuseppe Conte a Mario Draghi in cui il primo offre delle direttive al secondo, il tutto secondo un documento segreto.
Come molti sanno, in America vige la tradizione secondo la quale il presidente uscente lascia sempre una letterina di benvenuto nello studio ovale per il nuovo presidente che sta per insediarsi. Anche da noi, a quanto pare, questa bella abitudine sta prendendo piede. Ci risulta infatti che, nel lasciare Palazzo Chigi, il presidente Conte abbia lasciato una letterina di benvenuto per il suo successore, Mario Draghi. Noi (chi? ndr) siamo riusciti ad averne una copia, grazie ad una fonte di fiducia che lavora a Palazzo Chigi: la pubblichiamo integralmente, così come l’abbiamo ricevuta.
Caro Mario, con questa lettera desidero darti il benvenuto in quello che sarà – io mi auguro – il tuo ufficio fino alla fine naturale di questa legislatura.
Spero che la mobilia sia di tuo gradimento. Io l’ho trovata un po’ datata – avrei preferito un look anni 70, se devo essere sincero – ma dopo un po’ vedrai che ci fai l’occhio, e ti troverai a tuo agio anche in questo arredamento stile impero.
Dunque, veniamo alla fase operativa del tuo incarico. Innanzitutto, voglio congratularmi con te per essere riuscito a portare a casa una nuova coalizione di governo. Forse non lo sai ancora, ma la maggior parte della tua fatica ormai è compiuta. Il resto della strada è praticamente tutto in discesa.
Contrariamente a quanto pensa il popolo, infatti, tu scoprirai che, lavorando in questo ufficio, non dovrai decidere praticamente nulla. Tutte le decisioni più importanti vengono prese a Bruxelles, che a sua volta prende ordini dalla Germania. Il tuo unico vero compito è quello di trovare, di volta in volta, una giustificazione apparentemente logica e comprensibile per quello che fai, e fornirla alla popolazione tramite i social o tramite la televisione.
Questo dovrebbe portarti via non più di un’oretta al giorno, compreso il tempo per le conferenze stampa.
A proposito dei giornalisti, ti ricordo una cosa che saprai già di sicuro: non dare mai una risposta diretta alle domande che ti fanno. Non ti conviene. Quindi, anche se un giornalista ti dovesse chiedere “fuori sta piovendo?”, tu non rispondere in modo deciso né sì né no. Prendi tempo, e comincia a parlare della meteorologia in generale. E se proprio il giornalista si fa pressante, e insiste nel voler sapere se fuori sta piovendo, tu puoi sempre usare la scappatoia che inizia così: “Il vero problema oggi non è la pioggia, ma è piuttosto il livello di inquinamento nelle grandi città…”. A quel punto, una volta che hai deviato il discorso, vedrai che il giornalista si arrende.
Ricòrdati: ogni cosa che dici davanti ad un microfono potrà essere usata contro di te. Quindi, meno affermazioni precise farai, più starai tranquillo nel tuo futuro.
Un’altra situazione che ti troverai spesso ad affrontare, è che i partiti del tuo governo fingeranno periodicamente di mettersi a litigare fra di loro (bene o male, devono tenere contento il loro elettorato). Ovviamente tu potresti rappacificarli in due minuti, ma ti sconsiglio vivamente di farlo. Se infatti i loro litigi terminassero, l’attenzione tornerebbe immediatamente su di te e sul tuo operato. Se invece andranno avanti a litigare per qualche settimana, tu nel frattempo sarai il riparo da critiche di ogni tipo. Dovrai semplicemente “dare l’impressione” di cercare una mediazione fra di loro. Poi tanto, le cose si raffreddano da sole. (Fra l’altro, questo esercizio di finto mediatore è molto utile per la tua immagine, perchè ti fa apparire saggio ed equilibrato, come dire “super partes”).
Infine, ti sconsiglio vivamente di alleggerire la tensione sociale sulla pandemia. Noi abbiamo lavorato duramente per crearla, e sarebbe un peccato vedere il nostro lavoro gettato al vento. Su questo fatto le case farmaceutiche sono particolarmente sensibili. Ci tengono a mantenere alta la tensione, finché non avranno potuto incassare il massimo dei profitti con le vaccinazioni. (A proposito, esistono già diverse cure per combattere il Covid nella fase precoce, ma tu fai finta di niente, e delega tutto al tuo ministro della sanità. Lui a sua volta si nasconderà dietro al fatto che “non ci sono prove scientifiche sufficienti per adottare queste cure”, e quindi tutto rimarrà tranquillo). Lo ripeto, è importante mantenere una tensione costante nella popolazione, grazie alla paura del Covid, perché questo ti permetterà sempre di appellarti all’emergenza sanitaria, in caso di difficoltà. Guarda soltanto noi, per quanti mesi siamo riusciti a tirare avanti con il nostro governo – nonostante non combinassimo nulla – con la scusa della pandemia.
Bene, mi fermo qui, perché sono certo che tu non abbia bisogno di altri consigli. Anche se non sei mai stato direttamente in politica, la logica che ci permette di sopravvivere è sempre la stessa, nel tuo ambiente come nel mio: fingere di non capire, tirare a campare, accontentare coloro che tu sai, e nel frattempo cercare di dare l’impressione di stare facendo veramente uno sforzo per salvare la nazione.
Ti saluto, e ti auguro buona permanenza.
Tuo carissimo
Giuseppe
PS: Il telecomando del televisore è nascosto sotto il cuscino del divano. Lo tengo lì perchè altrimenti i segretari me lo portano via, e non mi lasciano guardare in pace le partite di Champions.
Il taglio satirico è evidente, specialmente nel post scriptum finale. L’autore del post, infatti, aggiunge in chiusura: “(Per quei pochi che non l’avessero capito, questo è un articolo SATIRICO)”. Nel giornalista che ha pubblicato il post riconosciamo la volontà di non generare confusione, dal momento che anche consultando la cronologia modifiche del post il riferimento alla satira è presente sin dalla prima versione. È chiara, tuttavia, una certa posizione dell’autore rispetto ai vaccini e alla pandemia, che viene riportata – con attribuzione a Giuseppe Conte – come una sorta di strategia di inoculazione del panico verso la popolazione.
Satirico, sì. Purtroppo le condivisioni compulsive e alcuni commenti lasciano intendere che buona parte degli utenti non ha compreso che si tratti di un falso creato con lo scopo di non essere preso sul serio. Per questo parliamo di bufala: un contenuto nato come satira, ma che ha titillato la pancia di molti utenti che ora condividono l’inesistente “lettera segreta di Conte a Draghi” come una verità scottante.
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