La ghigliottina è stata inventata in Francia? Assolutamente no. Il concetto e la forma della ghigliottina sono esistite ben prima del 9 ottobre 1789, e probabilmente la ghigliottina avrebbe dovuto avere un altro nome.
Ma andiamo con ordine e metodo.
Uno dei primi macchinari storici equiparabili alla ghigliottina fu il Patibolo di Halifax, macchinario inglese usato sin dall 1280: all’epoca il Patibolo di Halifax consisteva, esattamente come la ghigliottina francese, di due montanti, una carrucola e una lama che cadeva sul collo del condannato, ma la lama era a forma di ascia, il peso maggiore e un ceppo al posto delle lunette.
Lo scopo del Patibolo di Halifax era la deterrenza, ovvero impedire i furti di stoffe spesso esposte ad asciugare in una città dedita all’attività di tintori e commercianti.
Molte culture adottarono strumenti simili, come la Pulzella Scozzese cinquecentesca e la Mannaja Romana.
La storia della ghigliottina nasce quando Joseph-Ignace Guillotin, medico e politico francese durante gli anni della rivoluzione, propose di rinnovare la pena capitale in modo che fosse
Propose così di adottare uno strumento uniforme per tutti (in passato diverse colpe e censi erano puniti in diversi modi, dallo squartamento all’impiccagione), scelto tra quelli percepiti come più indolori e che non “strapazzasse” troppo il cadavere, ovvero i macchinari per la decapitazione già noti a diverse culture.
La sua proposta parlava di un generico macchinario, non ancora della ghigliottina: dopo diversi screzi con la stampa, di fatto Guillotin decise di ritirarsi dalle discussioni e dal progetto della ghigliottina stessa (del resto, contrariamente all’immagine data al pubblico di un Guillottin oroglioso di decapitare persone, il medico voleva semplicemente rendere la pena capitale indolore e uguale per tutti confidando che un giorno essa sarebbe stata abolita del tutto).
Il progetto dell’oggetto finale passò in mano al dottor Antoine Louis, da cui il primo nome per la ghigliottina, la Louisette. Altri personaggi associati al modello furono il carpentiere Tobias Schmidt e il procuratore Jean Laquiante.
Nonostante questo, il nome del macchinario fu associato a Guillottin, per assonanza con Machine e memore dell’immagine data dalla stampa di un Guillottin pronto a magnificare un’invenzione che “in un batter d’occhio spegne una vita”.
Guillottin non ne fu mai soddisfatto, e quando morì a 75 anni per una ciste infetta i suoi familiari chiesero di cambiare nome al congegno, non riuscendovi cambiarono il loro cognome e non riuscirono a impedire che si spargesse la voce che il dottor Guillottin era stato, a sua volta, ghigliottinato.
Immagine di copertina: Horror View of a Guillottine, Zeferli per Canva
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