La foto dei Russi in fila per l’iPhone è satira sfuggita di mano
Ci segnalano i nostri contatti una foto di Russi in fila per l’iPhone 14. Ovviamente, si tratta di una fake news, anzi di un “meme asceso”. Quei casi di satira che, perché venuta particolarmente bene o perché legata ad un tema caldo del momento, “ascende” e finisce tra le segnalazioni.
Parliamo di un post virale (apparso anche su altri gruppi) che contiene i russi che fanno la fila per l’iPhone nuovo, paragonati agli “italiani che non possono fare la doccia”
L’origine è la pagina di satira “Figli di Putin”, di cui ci eravamo già occupati più volte in passato durante la sua chiusura nei primi giorni del conflitto in Ucraina.
Pagina autoconfessa ed autodichiarata come satirica: cosa sfuggita ai ricondivisori di questa immagine. Immagine che peraltro in una prima incarnazione difettava del modello di iPhone oggetto della presunta fila.
Ovviamente si tratta quindi di uno “scherzo” fuggito di mano: la foto tratta da un articolo 2017 (ma scattata nel 2012) tratta dei divieti delle code francesi per l’iPhone X, con l’aggiunta di scritte in cirillico photoshoppate.
Per i più curiosi la situazione attuale in Russia è diversa. Molto diversa e quantomeno sfavorevole per il consumatore.
La foto dei Russi in fila per l’iPhone è satira sfuggita di mano: la verità delle cose
Già i primi di Marzo Apple aveva interrotto le vendite di suoi prodotti in Russia, provvedendo inoltre a ritirare le app relative a TV ed emittenti di stato dal loro negozio e interrompere le funzionalità di avvisi live sull’emergenza Ucraina per non dare ai russi possessori di dispositivi Apple “vantaggi tattici”.
Nel giro di pochi giorni la Russia rispose con una normalizzazione di fatto del “mercato grigio” dell’importazione parallela, e la catena di negozi Re:Store pronta a vendere dispositivi di importazione a prezzi maggiorati.
Come abbiamo avuto noi stessi modo di osservare, alcune norme del diritto Russo contengono di fatto scappatoie per legalizzare la pirateria e l’importazione parallela dei beni ritenuti “necessari” ma non ottenibili a causa di sanzioni e problematiche simili.
Tema tornato nella cronaca e nel diritto con l’uscita delle “grandi marche” dal mercato.
La soluzione però non è stata così brillante come preventivato, e il mercato parallelo non è privo ed esente da problemi: ad oggi riparare un dispositivo Apple, o ogni altro dispositivo informatico di provenienza occidentale, è una “mission impossible”, con una tempistica di attesa pari a sei mesi o la necessità di spedire fuori Russia i prodotti di importazione per le riparazioni in garanzia.
Ciò nonostante, a ridosso del lancio dell’iPhone 14, il Ministro dell’Industria e del Commercio Russo Manturov ha nuovamente dichiarato che se i cittadini vorranno gli iPhone potranno sempre prenderli di importazione parallela, sviando così le sanzioni alla Russia.
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