La folle prima pagina di Libero sul Coronavirus al Sud: “Ora sì che siamo tutti fratelli”
Il confine tra la provocazione e l’esagerazione, nel mondo del giornalismo, è sempre labile, come si potrà notare chiaramente con l’approfondimento sulla prima pagina di Libero pubblicata oggi 4 marzo. Inutile dire che si parli di Coronavirus e ci si ritrovi ad un livello superiore rispetto a qualche gaffe della nota testata diretta da Vittorio Feltri, come riportato settimane fa sul nostro sito. Ebbene, come accennato questo mercoledì siamo andati oltre, con una copertina che ci mostra scene di giubilo per i primi infetti che sono stati registrati al Sud.
La teoria di Libero con la prima pagina sul Coronavirus al Sud
Mai stato particolarmente tenero con il Sud, questa volta Vittorio Feltri ha davvero esagerato. Queste, almeno, le prime reazioni da parte del popolo del web dopo la pubblicazione della prima pagina di Libero oggi 4 marzo. Il concetto portato avanti, fondamentalmente, è quello del “mal comune, mezzo gaudio”. Ora che ci sono dei contagiati anche nel Mezzogiorno, in riferimento allo stesso Coronavirus, tutta la vicenda potrà essere concepita in modo diverso dagli italiani.
E mentre qualcuno obietta, ricordando che il numero di infetti al Sud non raggiunga nemmeno il 10% rispetto al totale del settentrione, in molti si indignano anche per i toni beffardi che emergono dalla tanto discussa copertina: “Ora sì che siamo tutti fratelli“. Insomma, secondo Libero la priorità del giorno consiste nel fatto di dare risalto allo stop alla ricerca dell’untore del Nord, nonostante in tanti facciano notare che sia stato proprio questo giornale a fare della discriminazione un suo cavallo di battaglia.
Dal nostro punto di vista, non possiamo fare altro che confermare l’autenticità della prima pagina di Libero oggi 4 marzo, in relazione ai vari contenuti che abbiamo condiviso coi nostri lettori sulla diffusione del Coronavirus al Sud secondo le conferme trapelate anche attraverso il pezzo di Next Quotidiano.
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