Anche Zaia casca nella bufala di Eracleonte da Gela dal 233 a.C.: ora sappiamo chi era lo storico

di Redazione Bufale |

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Anche Zaia casca nella bufala di Eracleonte da Gela dal 233 a.C.: ora sappiamo chi era lo storico Bufale.net

Siamo stati inondati di richieste a proposito di alcuni versi che girano sui social e che in tanti stanno associando un personaggio storico dalle dubbie origini, vale a dire Eracleonte da Gela (233 a.C.), senza dimenticare la storia del soldato con l’asino sulle spalle. Il primo in qualche modo previsto la pandemia che stiamo fronteggiando nel 2020 a causa del Coronavirus. E così, dopo aver letto le sue presunte parole profetiche, in molti ci hanno chiesto chi era e chi sia stato realmente un individuo che nessuno prima di oggi ha mai sentito o letto sui libri di storia.

Asino e soldato

Asino e soldato

Il soldato con l’asino sulle spalle

Andiamo con ordine e partiamo dalla prima leggenda di oggi. La foto che avete osservato poco fa si riferisce ad un soldato con asino sulle spalle. Su Facebook circola una storia: “Un soldato porta sulle spalle un asino. Non lo fa perché ama gli asini, ma perché la zona è minata. Se l’asino andasse in giro liberamente, salterebbero TUTTI in aria. Lo so, è dura, quasi impossibile caricarsene, ma tenete buoni gli asini in questo momento“. Unica fonte è la descrizione dell’immagine su Pinterest, ci parla di un soldato in Sicilia nel 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre sui social emerge il parallelismo con la situazione del momento: tenere a casa chi non ha capito la gravità della situazione, affinché non procuri danni ad altri. Troppo poco per darvela come autentica.

Cosa sappiamo su Eracleonte da Gela (233 a.C.), lo storico dai versi inventati

La vicenda, almeno all’apparenza, sembra ricordare molto quella di Winston Churchill, che vi abbiamo raccontato lunedì di buon ora. Si prende un personaggio ormai defunto, a volte noto al grande pubblico, a volte meno, e si associa a tali figure un virgolettato o qualche verso da applicare alla nostra società. A maggior ragione alla nostra epoca, inevitabilmente segnata da un evento “forte” come quello della diffusione del Coronavirus. Ed in effetti, con Eracleonte da Gela (233 a.C.) le cose pare siano andate proprio così.

A dirla tutta, stiamo cercando fonti e conferme sulle parole di Eracleonte da Gela (233 a.C.) da ieri sera. I vari post Facebook che riportano le sue parole evidenziano la sua capacità di narrare un momento storico difficile, al punto che le considerazioni in questione sembrano la cronaca dei nostri giorni, che stiamo vivendo all’insegna della pandemia. E tutti ovviamente condividono con stupore le suddette parole. Questo un estratto:

“Le nostre città lontane
ornamento della terra asiatica
hanno portato qui a Gela
gente del nostro popolo
un tempo orgoglioso.
Queste genti ci hanno donato un male nell’aria che respiriamo se siamo loro vicini,
il male ci tocca e resta con noi e da noi passa ai nostri parenti.
Il tempo trascorrerà
e sarà il nostro alleato
il tempo ci aiuterà
a guardare senza velocità
il quotidiano trascorrere del giorno”.

Il nostro approfondimento fa appello anche al contributo di fonti come Cosenostrenews e Optimagazine, uniche due testate che ci sono venute in soccorso su questo personaggio storico. Nel primo caso, ad esempio, si sottolinea come le uniche tracce di un presunto Eracleonte da Gela si abbiano con vescovo eretico cristiano condannato alla scomunica. E questo, per la cronaca, durante il primo concilio vescovile in Sicilia. Parliamo dunque del papato di Alessandro I tra il 105 ed il 116 d.C. Altro che 233 a.C., a testimonianza del fatto che la bufala sia quasi scontata. Il problema è che ci è cascato anche il governatore del Veneto, Zaia. Ecco il video.

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