“TikTok sarà chiuso il 28 luglio”, recita un messaggio virale che arriva da molto, molto lontano. Le bufale si evolvono come i virus, e questa è una variante di un’altra bufala recentemente tornata in auge.
Quella di Facebook a pagamento “tranne per gli utenti con l’icona blu”. Questa bufala è infatti una versione ancora precedente, applicata a WhatsApp nel 2014 e nel 2016, quando era ancora nota come la “bufala di Andy e Jonh” (sic!)
Il cui testo ora recita
“Cari utenti di TikTok, TikTok sarà chiuso il 28 luglio 2023 perché è pieno. Molti membri si sono lamentati del fatto che TikTok sia troppo lento. Ciò dimostra che ci sono molti membri attivi e molti nuovi nel conflitto. Inviamo questo messaggio per vedere se i membri sono attivi. Se sei attivo, copia e incolla la locanda ad altri 15 utenti per mostrare che sei ancora attivo. Chi non invierà questo messaggio entro due settimane verrà rimosso senza esitazione per guadagnare più spazio”
Ma le cui origini sono molto lontane.
Le origini nascono come abbiamo detto dai tempi di MSN Messenger, il sistema di messaggeria avo di Skype, ma con l’ottica rivolta ad un’utenza non professionale ma amatoriale. Un pubblico di ragazzini che altrimenti avrebbero usato ICQ e altri sistemi dell’epoca.
Una perdurante fake news, che abbiamo analizzato nel dettaglio e recentemente qui, si basava sull’uso dei codici cromatici di MSN. Il programma consentiva di assegnare diversi colori ad un pallino accanto all’icona utente: verde se eri in grado di rispondere ai messaggi, giallo se eri occupato e quindi ti saresti riservato il diritto di non replicare, rosso se eri assolutamente impossibilitato a replicare o grigio-senza status se preferivi osservare senza essere osservato.
Cosa basilare in tempi in cui le connessioni si pagavano a tempo e dovevi centellinare i minuti. Si diffuse così la leggenda di un colore “speciale”, il blu (deciso perché non era tra gli utilizzabili), dato ad una casta speciale di superutenti che, condividendo un messaggio virale che minacciava l’inesistente passaggio di MSN a servizio a pagamento sarebbero stati esentati dal pagamento stesso a vita.
Una particolare variante della fake news si basava però sull’aumentare il calibro della minaccia: non solo chi non avesse condiviso la bufala avrebbe dovuto pagare un abbonamento, ma sarebbe stato bannato a vita dal servizio
O meglio “Andy e Jonh” (scritto così), i “direttori di MSN” avrebbero chiuso il servizio per sempre a causa di “sconsiderati che aprono più account” e, per risparmiare spazio sui server, avrebbero consentito l’accesso solo a chi aveva condiviso il messaggio dimostrando di non essere un fake bannando tutti gli altri.
Capirete da voi l’assurdità del messaggio, utile solo per seminare un po’ di panico e renderlo più credibile agli imperiti. Sono quindi passati i decenni, MSN ha chiuso i battenti ma la bufala di “Andy e Jonh” si è spostata a tutti i social, TikTok compreso, diffusa mediante video o messaggini privati.
Chiedendo, ovviamente, il bagaglio di inutili condivisioni tipico a molte altre fake news.
Non è vero che TikTok sarà chiuso il 28 luglio: questa è una leggenda metropolitana precedente ai web 2.0 stesso ascesa.
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