La disinformazione di Peter McCullough sui vaccini
Le dichiarazioni di Peter McCullough sui vaccini sono riportate in un articolo pubblicato da MeteoWeb il 5 agosto 2021. Gli autori riprendono un’intervista rilasciata dal cardiologo statunitense per l’associazione Children’s Health Defense in cui emergono teorie a sostegno delle terapie domiciliari, della natura della variante Delta e dell’inefficacia dei vaccini contro il Covid-19.
Chi è e cosa dice Peter McCullough?
MeteoWeb presenta McCullough come il numero uno tra tutti gli scienziati del mondo – “una vera e propria autorità nella medicina internazionale” – e in effetti il cardiologo è ben noto ai fact checker internazionali. AFP, per esempio, nel mese di aprile ci faceva sapere che McCullough sostiene la teoria infondata sull’efficacia dell’immunizzazione naturale sviluppata da chi ha contratto il Covid-19, che sarebbe “totale e duratura” rendendo addirittura superfluo il vaccino.
Così non è, dal momento che la comunità scientifica sostiene l’opposto e, addirittura, ha dimostrato la possibilità di reinfettarsi con la malattia. Tra le affermazioni che oggi prendiamo in analisi McCullough dimostra di non aver chiara la funzione dei vaccini anti-Covid, dal momento che riporta i dati dei contagi tra vaccinati in Israele come se quella fosse una prova dell’inefficacia dei vaccini.
Circa l’80% della popolazione adulta over 20 ha ricevuto il vaccino Pfizer e di fatto, circa l’80% dei casi di Covid-19 sono tra le persone vaccinate. Tra i ricoverati in Israele, il 60% è stato completamente vaccinato. La stessa cosa vale nel Regno Unito, dove hanno il 75% circa di persone vaccinate. In questo caso, con una serie di vaccini, Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Il 40% dei ricoverati nel Regno Unito è completamente vaccinato. Quello che sta succedendo è la variante Delta e questa è una in una sequenza di variazioni che sono sorte come risultato della vaccinazione di massa. Ora il tipo Delta ha subito una fuga immunitaria antigenica e sta evitando gli anticorpi del vaccino e causando il Covid-19 nelle persone. Fortunatamente è lieve ed è più facilmente curabile. Ma la grande paura è che i vaccinati credono di essere protetti, mentre di fatto non lo sono.
Come riportano anche i nostri colleghi di Facta, i dati di Israele sull’efficacia del vaccino Pfizer contro la variante Delta sono ancora in discussione da parte della comunità scientifica israeliana, ma restano valide le prove sull’efficacia della vaccinazione anti Covid contro i sintomi gravi e l’ospedalizzazione, checché se ne scriva nei titoli acchiappaclick (qui un nostro articolo).
Inoltre, McCullough afferma che le varianti nascano dalle vaccinazioni di massa, ma non ha alcuna prova. Infatti gli scienziati dimostrano il contrario.
La variante alfa è emersa in Inghilterra a settembre 2020, ben prima che i vaccini anti Sars-CoV-2 venissero autorizzati. Le varianti beta e gamma, che si sono selezionate in Sud Africa e Brasile a fine 2020, quando il virus circolava in maniera estesa in una popolazione non vaccinata”. La variante delta, infine, è dilagata nella primavera del 2021 in India, “su una popolazione vaccinata per non più del 3%”.
La fonte
Peter McCullough ha rilasciato l’intervista all’associazione Children’s Health Defense, non certo una prestigiosa rivista scientifica, bensì un collettivo i cui membri sostengono la correlazione tra vaccini e autismo, credono alle bufale di Montagnier e usano la scusa della libera scelta per fare disinformazione contro i vaccini.
Ovviamente le teorie di McCullough, contestate da tutta la comunità scientifica e smentite dai dati, trovano spazio solamente nei sedicenti organi di informazione alternative, che spesso sono soltanto associazioni che diffondono fake news oltremodo pericolose per la salute di tutti. MeteoWeb si affida alla pancia dei lettori imboccando loro una “autorità della medicina internazionale”, ma McCullough non è affatto questo.
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