La creazione del grano è frutto di un esperimento alieno
Il complottismo ha mille facce. Una di queste è quella che investe la catena alimentare. Una menzione particolare la meritano i cereali, come vi abbiamo raccontato quella volta per il mais OGM. Cosa succede quando la scoperta dell’agricoltura viene integrata con una teoria dell’evoluzione che prevede l’intervento di attori terzi nel sistema Terra? Si può essere possibilisti sull’esistenza di altre forme di vita intelligenti nell’Universo. Ma questo non significa invocare l’intervento di alieni ogni volta che le risposte tardano arrivare da ogni corretta applicazione del metodo scientifico. Ora, riguardo il grano ne sono state dette davvero tante negli ultimi 10 anni.
Esperimenti genetici sul grano nella preistoria
Sono tantissimi i luoghi di informazione alternativa che spesso, nella divulgazione di tesi anti-sistema, teorizzano il complotto. Autori e teorici del settore come Mauro Biglino insieme a Pietro Buffa mettono insieme le ragionevoli incongruenze storiche dei popoli che vivevano tra il Tigri e l’Eufrate. Le loro argomentazioni vengono supportate da presunte tesi di paleobotanica.
https://youtu.be/yYuS5J82MAs?t=2619
«Quando Pietro citava quello studioso americano che diceva che il processo di encefalizzazione è stato un processo speciale, un qualcosa di speciale rispetto a tutti gli altri processi, penso a ciò che ho letto nel 2014/2015 sugli interventi speciali che sono stati fatti e registrati dai genetisti che si occupano di paleobotanica per quanto riguarda il Medio Oriente sui cereali, scrivono in riviste ufficiali sono avvenuti eventi in natura impossibili».
Chi sono questi detentori della verità sulle mutazioni genetiche del grano?
Mauro Biglino, dall’alto del suo diploma di istruzione superiore, si è cimentato in una traduzione letterale della Bibbia da autodidatta. Pietro Buffa, che millanta un dottorato al King’s College di Londra e collaborazioni inesistenti con l’Università di Catania, dovrebbe essere un accreditato biologo molecolare. I nostri lettori sono ormai addestrati a diffidare di chi parla di ‘studiosi’ senza nominarli, di ‘riviste accademiche’ senza citarne neanche una. Esiste uno stuolo di siti ‘altamente accreditati’ che parla di manipolazioni genetiche del grano. Almeno 1, 2 e 3 per avere una bibliografia esemplificativa.
Vi riportiamo la replica del dott. Dario Bressanini alla manipolazione di un suo articolo da parte di Mauro Biglino. Vittima della contro-informazione, Bressanini è un chimico che riesce ad essere divulgativo senza sensazionalismi o semplicismi. L’approfondimento in questione è stato pubblicato sia sulla rivista Le Scienze sia su Repubblica. Ciò che fa spavento è la reazione violenta dei ‘sordi che non vogliono sentire’.
Non commenteremo la sintassi degli haters che Dario Bressanini si è guadagnato con l’esegesi del suo articolo. Il secondo commento è anche più fazioso dell’insulto del primo. Perché il dottore aveva appena finito di spiegare che interpretiamo il concetto di ‘naturale’ alla stregua di ogni creazionista. Di seguito la risposta del dott. Dario Bressanini alle scorrettezze di Mauro Biglino.
Non c’è scritto da alcuna parte che se non resta così com’è vuol dire che ‘qualcuno’ l’ha modificato. Dunque i commentatori compulsivi non escono dalla trappola del fallace ragionamento pseudo-scientifico. Forse dovremmo rispondere alla domanda «Cosa ha fatto Galileo Galilei per meritarsi questo?» (n.d.r. primo certificatore del metodo scientifico) con un adagio dall’attribuzione incerta: «Quando la gente smette di credere in Dio non è vero che non crede più a niente: anzi, comincia a credere a tutto».
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.