Spunta una chat di medici che, seppur non si esprimano in questi termini, parlano di dittatura sanitaria lamentando un divieto di diffondere dati da parte dello Stato. È quanto riporta La Pekora Nera l’1 agosto 2021 seguito fedelmente da Catania Creattiva. Siti che si autodefiniscono “informazione libera”, ma su cui non diamo giudizio.
La Pekora Nera apre il pezzo con queste parole: “Circolano in Telegram dei messaggi estratti da chat di medici. Oggi è stato pubblicato lo sfogo di un operatore sanitario in forma anonima, vista la situazione”. Ecco lo sfogo:
È dura restare a lavorare in queste condizioni, siamo sfiniti. Troppe verità scientificamente provate non dette. È proibito emettere i dati dei nuovi contagiati… La maggior parte sono vaccinati. Sono aumentati gli arresti cardiaci, le miocarditi, le dissecazioni arteriose e ti parlo non per sentito dire ma perché vedo con i miei occhi. I medici di base sono stati minacciati dallo Stato di venire radiati se emettono certificati di differimento dal vaccino per patologie. Questa cosa che iniettano non è un vaccino e non ti protegge dall’infezione, anzi!
Sui “contagiati vaccinati” il dibattito è sempre aperto, e non certo per colpa del vaccino. I no-vax, infatti, non vogliono capire – o fingono – che nessuno nega la possibilità di contagio tra vaccinati. Il vaccino, per l’ennesima volta, salva il paziente dai sintomi gravi e dall’ospedalizzazione e dunque dall’eventuale morte per Covid-19. Contagiarsi tra vaccinati è possibile, ma viene esclusa la sintomatologia più grave. Sorprende, tra l’altro, che proprio in una chat di medici si faccia tanta confusione.
Continuando, La Pekora Nera conclude così:
Non abbiamo la certezza della fonte di questa dichiarazione, tuttavia non è il primo messaggio, estratto da chat gestite da operatori sanitari, che rende noto imposizioni per chi opera nel settore. Sappiamo per certo – molti medici non rilasciano dichiarazioni pubbliche per timore d’essere radiati – che la sanità è gestita in modo dispotico: green pass e obbligo vaccinale sono due prove tangibili.
Fa strano che La Pekora Nera pubblichi le parole “obbligo vaccinale” quando non esiste alcun obbligo vaccinale contro il Covid-19. “Non abbiamo la certezza della fonte”, scrivono, ma ciò non impedisce loro di raccontare la bufala dell’obbligo vaccinale usando come pretesto un’improbabile chat tra operatori sanitari. Catania Creattiva, inoltre, rincara la dose:
Vogliamo far presente a tutti coloro che sono intimoriti e preoccupati di perdere il proprio posto di lavoro che, solo uniti a catenaccio nella lotta, riusciremo tutti a scardinare i piani di un enclave massonico che ci vorrebbe schiavi al loro servizio.
Non esiste alcuna evidenza attualmente di questa chat di medici. Restiamo in attesa di fonti valide.
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