La “cena esclusiva dei poliziotti al ristorante”: dicesi servizio mensa
Ci segnalano i nostri contatti un video con una “cena esclusiva dei poliziotti al ristorante”, asseritamente girato ad Alpignano.
Il fact checking in questo caso si presenta decisamente mutilato di una serie di elementi. Abbiamo il dove (Alpignano), il quando latita e non è possibile desumerlo dal video. Abbiamo il cosa (agenti che mangiano), il come lo si può desumere (dentro un esercizio di ristorazione), il chi (agenti di polizia), e il perché manca.
La stampa locale non ne ha parlato, ma non è il caso di improvvisarci Iene o Gabibbi. Raccoglieremo ulteriori informazioni, ma già adesso possiamo dirvi una cosa.
Dicesi: servizio mensa.
La “cena esclusiva dei poliziotti al ristorante”: dicesi servizio mensa
Dai dati di fatto, certi e inoppugnabili che sappiamo, siamo a conoscenza che spetta all’agente di polizia l’erogazione del servizio mensa. L’art. 35 del DPR 254/99 prevede, altresì, che nelle situazioni in cui manchi una mensa o un esercizio convenzionato, l’Amministrazione possa anche provvedere tramite la concessione di ticket restaurant.
Il caso sembra quindi, anche in attesa di conferme, essere un deciso “non caso”.
Parliamo di agenti in servizio. Che secondo una circolare del Ministero dell’Interno risalente al 2018, ovviamente, non possono “saltare il pasto” perché si trovano in servizio in sede disagevole o lontana dalla caserma.
È l’annosa questione del servizio mensa: ovviamente i ristoranti sono chiusi, ma in quel momento, assai probabilmente non siamo di fronte a “persone al ristorante”.
Lo si vede nel video stesso: siamo di fronte ad agenti in servizio che usufruiscono del servizio mensa, convenzionato e con tutte le cautele di rito.
Anche oggi, temo che ci si potrà indignare domani.
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