La bufala per cui l’Italia fa pagare il bollo auto nonostante le sanzioni UE perché guadagna di più delle stesse
Abbiamo recentissimamente rivisto la bufala del bollo d’auto abolito: con essa è tornato il suo corollario altrettanto erroneo, la bufala per cui l’Italia fa pagare il bollo auto nonostante le sanzioni UE perché guadagna di più delle stesse.
Facciamo però ordine in questa salva di credenze e bufale vintage.
La bufala per cui l’Italia fa pagare il bollo auto nonostante le sanzioni UE perché guadagna di più delle stesse
Secondo la “bufala madre”, come abbiamo rivisto giusto recentemente, è possibile evitare di pagare il bollo auto “denunciando alla Corte Europea” l’Italia ogni volta che arriva l’avviso di pagamento perché la stessa nel 2012 l’avrebbe dichiarato illegale.
Premessa sappiamo del tutto erronea: nel 2012 un’interrogazione all’europarlamento stabilì che il bollo auto è competenza delle singole nazioni, e quindi spetta alle autorità nazionali decidere se abolirlo e mantenerlo.
Un assurdo e ancora più inventato corollario già nel 2017 riscrisse la storia in un modo inverosimile. Nella storia secondo i furbetti dell’epoca infatti la Corte Europea avrebbe davvero condannato l’Italia ad una cospicua multa annuale, il cui importo, casualmente, si presenta inferiore a quello del bollo auto e quindi l’Italia continuerebbe impunemente a infrangere il mandato europeo sapendo di poter pagare la multa.
In realtà la storia semplicemente non regge: le procedure di infrazione sono disciplinate in modo tale che una ipotetica “sanzione a quota fissa” sarebbe impossibile ed ogni procedura di infrazione viene, ovviamente, documentata.
Non esistono procedure di infrazione per il bollo auto. Si tratta dunque di una fake news vintage.
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