La bufala del modem Fibra obbligatorio

Ci sarete sicuramente passati anche voi: siete a casa, tranquillamente a meditare sulla lentezza della vostra connessione e vi chiama il solito call center parlando di “Modem Fibra Obbligatorio”

La prammatica è la stessa delle ordinarie comunicazioni coi call center, tra blandizie per portare a casa il contratto, un dolus bonus, ovvero le piccole “esagerazioni” pubblicitarie che spesso sfociano nel vero e proprio mendacio e nel tentativo di terrorizzare il cliente debole, ad esempio l’anziano o l’imperito, nel comprare cose che non gli servono.

Il modem Fibra, oggetto del desiderio di molti, ancorché non il “modem fibra obbligatorio” incubo di qualcuno

Tra le quali la bufala del modem Fibra obbligatorio, teoria balzana propagata da personaggi senza scrupolo alcuno per cui i maggiori operatori di telefonia starebbero dismettendo l’ADSL, obbligando quindi gli utenti finali al passaggio alla Fibra sotto pena di corpose sanzioni, se non multe e denunce per il cliente inadempiente.

Il furbetto più creativo a volte riuscirà a infilare il mantra dell’Analfabeta Funzionale emaallorailPD!!!!! anche in questa bufala, tirando fuori dal cilindro una “Legge di Renzi che impone di avere il modem Fibra obbligatorio entro il [inserire anno fiscale successivo a quello della chiamata]”.

Ma andiamo con ordine

Ma esiste la legge del PD che obbliga a cambiare il modem?

Se l’hai pensato anche solo per una volta, probabilmente farti privare di Internet dal primo furbetto che passa è il minore dei tuoi problemi.

Se non lo hai pensato, e pensi che chi ti abbia chiamato meriti ogni sanzione possibile, complimenti, sei un cittadino esperto e degno.

La legge cui i bufalari fanno riferimento durante le loro telefonate è il Decreto Legislativo 33/2016, che in nessuna parte prevede il modem Fibra obbligatorio, ma prevede quale norma programmatica in un insieme di norme programmatiche, una serie di investimenti per accelerare lo sviluppo della Fibra in Italia.

Allora si sta passando alla Fibra! Hanno ragione

Allora dovete leggere!

L’obiettivo generale cui Governo ed Operatori tendono è dare, nel minor tempo possibile (si parla del 2020), a tutti la possibilità di accedere alla Fibra.

Possibilità, non obbligo.

L’obiettivo cui si tende è fare in modo che qualunque utente voglia accedere ad Internet nel modo più efficiente possibile possa farlo: se lo desidera.

Naturalmente, è scopo degli operatori invogliare l’utente ad accedere alle tecnologie superiori: nel momento in cui nessuno più ha richiesto modem 56K, Telecom ha smesso di proporre modem 56K, anche se tecnicamente la vecchia linea analogica esiste ancora per applicazioni legacy.

Per il mercato Business esiste ancora la ISDN, che ha il vantaggio ovvio di mantenere sempre una linea libera per il POS.

Ma, nella stragrande maggioranza dei casi, chi vorrà attivare una linea, attiverà una linea Fibra con numero VoIP.

Il che non significa che debba farlo: ad esempio una utenza domestica con impianti di allarme o salvavita spesso si poggerà su una connessione ADSL, in quanto la connessione Fibra, includendo la fonia mediante VoIP, disabiliterebbe l’allarme o la telesorveglianza in caso di mancanza di corrente elettrica, vanificandone l’uso.

Esistono centinaia di ragioni per cui un utente potrebbe volersi tenere stretta la connessione ADSL, e nessun operatore gli impedirà di mantenere la sua infrastruttura così come è.

Allora è una bufala!

Ding ding ding!

Esatto!

La bufala del modem fibra obbligatorio è ben nota e riscontrata, con testate locali che ne censiscono infinite varianti, dove il citato “obbligo Renzi” diventa “una necessità dell’operatore”, un “upgrade gratuito ma necessario” e simili, e discende da manovre poco chiare simili, laddove già nel 2012 dietro un “cambio di modem” si nascondevano rinegoziazioni di utenza e contratti.

Ripetiamo: nessun operatore vi potrà mai costringere a passare obbligatoriamente alla Fibra ottica

Cosa posso fare se qualcuno mi chiama per intimarmi il passaggio al Modem Fibra Obbligatorio?

Semplicissimo: chiedetegli di fornirvi i suoi estremi completi, che per legge deve dare, e manifestate la ferma intenzione di discutere la “proposta” che vi è stata fatta direttamente con l’operatore, riservandovi un esposto all’Autorità Garante delle Telecomunicazioni per fare chiarezza e manifestando con altrettanto fermezza a chi vi chiama la vostra ferma volontà di provvedere in tal senso.

A questo punto, attendete che il tale dietro la cornetta chiuda la comunicazione o aumenti le sue affermazioni oltraggiose e minacciose per sbattergli il telefono in faccia (e provvedere alle segnalazioni di rito).

Nessuno può costringervi a passare ad alcunchè.

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