La bufala dei “medici che si iniettavano acqua” è l’esatto opposto dell’articolo citato
Ci segnalano i nostri contatti una condivisione su X che reitera col testo “medici che si iniettavano acqua” l’ormai desueta teoria del vaccino di cortesia.
Una sorta di assurdo “tiro salvezza” delle bufale novax creato sul posto per giustificare l’anticlimatica assenza dell’estinzione dei vaccinati e il momento in cui i novax erediteranno la Terra. La falsa teoria per cui i “poteri forti” amministrino a loro stessi e i loro emissari un “vaccino di cortesia”, ovvero un “falso vaccino” privo dei misteriosi elementi mortiferi.
Si tratta ovviamente di una fake news.
La bufala dei “medici che si iniettavano acqua” è l’esatto opposto dell’articolo citato
L’articolo cui il titolo estrapolato fa riferimento parla sì di falsità, ma quelle compiute da medici e infermieri compiacenti per agevolare i novax millantando vaccinazioni mai effettuate davvero onde consentire loro di ottenere un Green Pass senza averne i requisiti.
Fattispecie questa che consta di falsità in atto pubblico, parte di una assurda saga nel periodo di vigenza delle restrizioni pandemiche in cui i novax si dedicavano ad ogni mezzo possibile per cercare di “ovviare” all’obbligo in mezzi non sempre legali.
Ad esempio sostituendo il Green Pass con improbabili autocertificazioni redatte in casa senza alcuna base giuridica, convincendo medici e infermieri compiacenti a dichiarare il falso (caso appena visto), comprando autocertificazioni falsificate da gruppi Telegram e Whatsapp gestite da personaggi che poi li avrebbero ricattati per mesi estorcendo loro soldi per non denunciarli e, in alcuni casi di cronaca particolarmente assurdi si registra almeno il caso di un soggetto entrato in centro vaccinale con un braccio finto di silicone cercando così di trarre il personale medico in inganno.
Ovviamente “inettarsi acqua in vena” provocherebbe danni ben più gravi dei presunti e inventti “danni da vaccino: ad esempio la rottura per osmosi dei globuli rossi fino a portare al trapasso o quello che i tossicodipendenti usi a sciaquare in malo modo le siringhe usate per iniettarsi droga nel (fallito) tentativo di evitare malattie ed infezioni chiamano “acqua malata” o “spezzaossa”, uno stato di grave malessere dovuto all’improvvisa anemia da emolisi, allo shock ipotonico ed allo squilibrio elettrolitico.
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