La “bestia” di Salvini ha modificato un video sui “clandestini in piazza”: spunta la prova

di Redazione Bufale |

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La “bestia” di Salvini ha modificato un video sui “clandestini in piazza”: spunta la prova Bufale.net

Arriva un nuovo contributo social che mette in cattiva luca la propaganda di Salvini sulla questione clandestini. A pochi giorni dalla discussione in diretta TV con Bianca Berlinguer, in merito alla fake news sull’utilizzo dei plexiglas nelle scuole per limitare le possibilità di contagio da Coronavirus, c’è un’altra questione da prendere in esame.  Una manifestazione che si è tenuta a Roma il 5 luglio, quella degli Stati popolari, durante la quale si è parlato di precari, di omosessuali, con interventi di personaggi famosi e dei cosiddetti “invisibili”.

Gli errori e le modifiche del video mostrato da Salvini

Il titolo del post di Salvini è “Clandestini in piazza”. L’immagine ci mostra Aboubakar Soumahoro, che ad esempio clandestino non è. C’è poi un altro elemento che ha fatto la differenza, come è stato evidenziato da Emilio Mola di recente con un’analisi approfondita su Facebook a proposito del post che è stato pubblicato ad inizio settimana dal leader della Lega. Ad un certo punto, infatti, nel video pubblicato dal numero uno del Carroccio si sentono chiaramente in bonghi in sottofondo. Magari per evidenziare che le persone presenti alla manifestazione non abbiano nemmeno ascoltato gli interventi.

Si tratta di una vera e propria modifica effettuata dalla cosiddetta “bestia” di Salvini. A detta di Mola, si tratta di un dettaglio pensato dallo staff del leghista per dare la sensazione di una manifestazione disorganizzata, per non dire altro. Mola ha anche mostrato il video originale dell’intervento di Aboubakar Soumahoro, evidenziando che in realtà non ci siano stati bonghi in sottofondo. 

Per una migliore comprensione dell’analisi su quanto vi abbiamo riportato stamane, aggiungiamo a fine articolo il video riguardante l’analisi di Emilio Mola, in modo che tutti possano avere le idee più chiare sul post pubblicato nei giorni scorsi da Salvini in occasione della manifestazione degli “Stati popolari”. Confermate, al momento, alcune modifiche ad arte che sono state create per fare pura propaganda politica secondo quanto riportato dalla fonte, poi ripresa anche da TPI.

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