La beffa di Vincent Flibustier impiegato di Crowdstrike licenziato per il blocco mondiale

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
La beffa di Vincent Flibustier impiegato di Crowdstrike licenziato per il blocco mondiale Bufale.net

La beffa di Vincent Flibustier impiegato di Crowdstrike licenziato per il blocco mondiale è un esperimento sociale. Categoria dalla quale solitamente diffidiamo, ma che un nostro collega fact checker ha usato a fin di bene.

Ovvero dimostrare quanto le emergenze ci rendano tutti dei boccaloni, o quasi.

La beffa di Vincent Flibustier impiegato di Crowdstrike licenziato per il blocco mondiale

Vincent Flibustier è infatti uno dei principali debunker, formatori e divulgatori francesi.

Come noi talora con qualche meme e post “provocatorio” in pagina si è dato un obiettivo: dimostrare come non solo lo spirito critico che difende dalle fake news vada coltivato, ma davanti ad un evento collettivo dalla portata potenzialmente traumatica esso diventi difficile da esercitare.

La beffa di Vincent Flibustier impiegato di Crowdstrike licenziato per il blocco mondiale

La beffa di Vincent Flibustier impiegato di Crowdstrike licenziato per il blocco mondiale

Con un piccolo aiuto autoconfesso dell’Intelligenza Artificiale il nostro collega si è virtualmente inserito nel foyer di Crowdstrike, ditta considerata al centro di una incompatibilità tra l’ultima release dei suoi programmi di sicurezza e le suite cloud Microsoft che ha causato un blocco mondiale dei sistemi ICT che ha impattato banche, aereoporti, Borse e altri enti rilevanti.

A nulla è valso il fatto che in seguito il collega abbia fatto notare come le AI tendano a disegnare mani deformi e altri segni distintivi della beffa: il suo esperimento sociale ha attirato quello che ormai ha un nome, slop.

Ovvero una lunga, lunga sequela di burloni pronti a saltare sul carro del vincitore unendosi allo scherzo, boccaloni, disinformati, bot attirati dalle parole chiave del moderno e una congerie in cui non riesci più a distinguere l’uno dall’altro.

L’esperimento sociale del collega ci sia dunque da sprone: dove c’è la “notizia del momento” ci sarà sempre la bufala. Sempre.

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