Disinformazione

“La ASL paga il dentista ai migranti, stanziati due milioni”

Sulla pagina Facebook del deputato della Lega Edoardo Ziello è comparso un post che ritorna sulla questione dei due milioni di euro stanziati dalla Regione Toscana per pagare il dentista ai migranti, una vicenda già chiarita dalla ASL con un comunicato diffuso nel 2018.

Questo succede nella Toscana del Pd di Enrico Rossi: vi sembra normale investire due milioni per pagare il dentista agli immigrati, lasciando milioni di italiani senza un pasto caldo o un tetto sopra alla testa? Vergognatevi!

Il messaggio di Edoardo Ziello dimostra che la smentita dell’ASL pubblicata nel 2018 non è arrivata a tutti. Per meglio chiarire la vicenda, dunque, è d’uopo fare un salto indietro.

Lo scandalo esploso perché da CasaPound si erano fermati al titolo

Il 4 aprile 2018 Il Giunco aveva pubblicato un articolo che nel titolo riportava la frase: “Odontoiatria per i richiedenti asilo”. A CasaPound Italia era bastato il titolo per sollevare lo scandalo e parlare di due milioni di euro stanziati per cure riservate ai soli migranti, nonostante il testo del primo articolo riportasse, chiaramente:

Ad oggi si rileva una carenza di informazioni circa l’accesso ai percorsi di cura e prevenzione, pertanto con i migranti e in generale con tutti i soggetti definiti fragili, come anziani e bambini, occorre essere proattivi, prima attraverso un’azione di prevenzione e poi con una programmazione ambulatoriale, in questo caso odontoiatrica, che consenta di prendere un appuntamento all’ambulatorio territoriale in anticipo anche tramite accesso diretto, vale a dire senza bisogno della prescrizione del medico di medicina generale, ma solo chiamando il servizio Cup. Tutto è partito per volontà della Regione Toscana con una apposita delibera che finanziava un progetto a livello di Area vasta, con un investimento totale di circa 2 milioni di euro, da dedicare alla medicina d’iniziativa, cioè il modello assistenziale e di cura secondo cui informazione, prevenzione e accesso alle cure vengano erogati in modo equo in tutto il territorio e il più possibile vicino a casa del paziente, specialmente in presenza di patologie concomitanti o stadi acuti.

Lo stesso fenomeno dalla pagina di Matteo Salvini

Lo “scandalo” era esploso a causa di un post pubblicato sulla pagina Facebook di Matteo Salvini, e tra i commenti si intuiva che nessuno avesse letto l’articolo originario pubblicato sul Giunco. Ovviamente, se solo tutti avessero letto il testo senza soffermarsi sul titolo, non vi sarebbe stato bisogno di tornare sull’argomento per spiegare a Edoardo Ziello che le cose erano ben diverse.

Il comunicato al vetriolo dell’ASL

Sempre Il Giunco, infatti, dovette riportare un comunicato dell’ASL il 5 aprile 2018 nel quale veniva fatta chiarezza. La direttrice della rete odontoiatrica dell’ASL Toscana sud est Alessandra Romagnoli non nascose la sua indignazione:

Sono dispiaciuta e irritata che di fronte a una offerta assistenziale migliore e più efficace verso persone fragili, che siano anziani nelle Rsa, diversamente abili, malati, cittadini con basso reddito o migranti,  vi sia una reazione di questo tipo e una strumentalizzazione per finalità diverse. Da professionista ho ben chiara l’utilità dell’iniziativa, ma le incomprensioni sorte sui media amareggiano me e insieme a me tutti gli operatori che hanno messo il loro impegno e la loro competenza nella realizzazione del progetto, nel rispetto della normativa e dell’etica professionale.

In sostanza, la Regione aveva stanziato 2 milioni di euro per tutta la Toscana per “implementare l’offerta odontoiatrica a favore delle persone “fragili””. La ASL di Grosseto ne aveva ricevuto 307.250 e i destinatari erano cittadini con vulnerabilità sociale e sanitaria. Con quei fondi, come riportava il comunicato:

– Circa 2000 bambini delle seconde elementari sono stati valutati dall’igienista dentale con la possibilità di usufruire di una visita gratuita nell’ambulatorio di odontoiatria infantile dell’ospedale Misericordia;
– Circa 50 pazienti tra minori e adulti non collaboranti hanno effettuato prestazioni odontoiatriche in anestesia generale;
– Numerosi corsi di preparazione al parto per la cura e l’igiene orale delle donne in gravidanza;
– Visite specialistiche di medici odontoiatri agli anziani ospiti presso le Rsa;
– Giornate formative per operatori socio-sanitari e ospiti della Residenza Il Sole di Grosseto;
– Presa in carico con percorso dedicato in ospedale di pazienti a rischio con vulnerabilità sanitaria (cardiopatici, trapiantati, oncologici, pazienti soggetti a radioterapia, soggetti non collaboranti);
– Erogazione gratuita di protesi odontoiatriche in soggetti con vulnerabilità sociale;

Sulla base di questo concetto di assistenza e cura odontoiatrica delle persone fragili, rientrano i richiedenti asilo per i quali qualche giorno fa dopo un incontro in Prefettura è stata prevista una giornata di valutazione da parte di un’igienista per prevenire le urgenze odontoiatriche che prevedono l’accesso al pronto soccorso.

Dunque, dei 2 milioni stanziati della Regione, l’ASL di Grosseto ne aveva ricevuto 307.250 che erano stati impiegati in vari servizi a favore di cittadini con ISEE inferiore agli 8000 euro e con patologie particolari, e solamente una giornata di valutazione da parte di un’igienista era stata destinata ai richiedenti asilo. Tutto il resto, dunque, è disinformazione.

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